CATANZARO In Calabria i soggetti attuatori per l’attuazione dei piani di riorganizzazione delle reti ospedaliere e quindi del potenziamento delle terapie intensive saranno le Asp e le aziende ospedaliere calabresi. Lo prevede un’ordinanza del commissario straordinario all’emergenza Covid 19 Domenico Arcuri.
L’ordinanza di Arcuri riguarda tutte quelle Regioni – oltre alla Calabria ci sono Basilicata, Marche, Molise, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sardegna e Umbria – che non avevano richiesto le deleghe. Le aziende individuate dall’ordinanza di Arcuri sono le Asp di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio e Vibo e le aziende ospedaliere “Pugliese-De Lellis” di Catanzaro, Mater Domini di Catanzaro, l’Annunziata di Cosenza, e il Gom di Reggio. In sostanza, in forza del provvedimento di Arcuri saranno direttamente i commissari delle Asp e delle aziende ospedaliere calabresi a gestire gli appalti e gli interventi previsti dal piano regionale predisposto con il decreto 91 dello scorso giugno adottato dal commissario ad acta Saverio Cotticelli.
Il primo adempimento che i commissari di Asp e Ao sono chiamati a osservare è quello di «trasmettere alla struttura commissariale, entro sette giorni, per il tramite del proprio referente regionale, una “pianificazione operativa” degli interventi contemplati nel piano di riorganizzazione della propria regione per le strutture di rispettiva competenza, con indicazione dell’andamento temporale del singolo intervento (“cronoprogramma”), esponendo le attività da porre in essere al fine della realizzazione dello stesso, incluse le attività finalizzate al conseguimento delle necessarie autorizzazioni e di svolgimento degli incarichi professionali eventualmente necessari». Il piano regionale prevede complessivamente in Calabria l’attivazione di 134 posti di terapie intensiva e 136 di semi-intensiva, per un costo pari a 28 milioni. (a.c.)
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