ROSARNO È stata prorogata, fino alle ore 20,00 del 26 ottobre, la “zona rossa” del campo migranti di Rosarno (Reggio Calabria). Lo dispone un’ordinanza adottata oggi dal vicepresidente della Giunta regionale, Nino Spirlì, presidente “facente funzioni” della Regione, che ha procrastinato l’efficacia della precedente ordinanza con la quale, lo scorso 13 ottobre, era stato “chiuso” il campo migranti di Rosarno perché “focolaio” di coronavirus. La proroga della “zona rossa” è stata motivata con il fatto che – si legge nella nuova ordinanza regionale – «il 20 ottobre il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria, ha riferito che l’attività di screening prevista sui soggetti presenti nell’area interessata non è stata ad oggi completata e propone il rinnovo della zona rossa. Le condizioni di rischio che hanno determinato l’adozione del provvedimento limitativo agli spostamenti nell’area interessata non sono venute a cessare. Devono essere confermate le azioni tendenti a circoscrivere il focolaio e ad impedire la diffusione dei contagi nelle zone limitrofe e circostanti». Da qui la proroga dell’efficacia dell’ordinanza del 13 ottobre «con le modalità e le forme ivi contenute, al fine di verificare l’avvenuto contenimento del focolaio» nel campo migranti di Rosarno. Con la proroga odierna sono, conseguentemente, confermati, fino alle 20.00 del 26 ottobre, «il divieto di allontanamento! dal campo migranti di Rosarno, e il divieto di accesso «salva la possibilità di transito» per operatori sanitari e socio sanitari e dell’emergenza, per le associazioni di volontariato «appositamente individuate» e per le forze dell’ordine. È inoltre «prorogata, a cura della Protezione civile, anche attraverso le organizzazioni di volontariato e con il coinvolgimento della Croce Rossa Italiana, l’assistenza per i bisogni e le esigenze primarie alle persone risiedenti nell’area», infine l’ordinanza odierna di Spirlì dispone che «il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria, effettui ulteriori attività di monitoraggio, sorveglianza e di screening», e «si ribadisce la necessità, per tutte le persone presenti sul territorio interessato, di mantenere comportamenti rispettosi dell’igiene, del distanziamento interpersonale con divieto di assembramenti e dell’uso continuato di protezioni delle vie aeree». Oltre al campo migranti di Rosarno, attualmente è “zona rossa” anche la “tendopoli” di San Ferdinando.
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