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È il giorno del derby: Reggina e Cosenza si ritrovano dopo tre anni

Amarcord per Toscano, allenatore degli amaranto con un bel passato nella città dei Bruzi. Entrambe le squadre arrivano imbattute al match. Occhiuzzi con Gliozzi al posto di Petre. Sull’altro fronte…

Pubblicato il: 20/10/2020 – 12:57
È il giorno del derby: Reggina e Cosenza si ritrovano dopo tre anni

di Fabio Benincasa
REGGIO CALABRIA È il D-day, il giorno del derby Reggina-Cosenza. Si gioca al Granillo alle 21, a tre anni di distanza dall’ultima volta, quando un gol di Ettore Mendicino garantì la vittoria ai Lupi. Era il 13 ottobre 2017, sono passati solo tre anni ma sembra davvero un’eternità.
Il Cosenza è tornato in Serie B (così come gli amaranto) dopo anni bui compiendo un’impresa (quasi) impossibile, ripetuta nell’ultima stagione con una miracolosa rincorsa salvezza. La Reggina è rinata grazie alla cura e ai denari del patron Gallo che da quando è arrivato in riva allo Stretto ha riportato entusiasmo a una piazza assai depressa e ridato fiducia ad un ambiente che ora pensa e sogna in grande sorretto da campioni in campo e dirigenti esperti e preparati.
Insomma, quella di stasera sarà una gara diversa anche per l’assenza (quasi totale) del pubblico, in altri tempi sarebbe stato impossibile trovare un biglietto o un posto libero mentre oggi vige la regola del Covid, del distanziamento e della capienza limitata. Ma il derby si sa è una gara a parte e lo sanno bene Mimmo Toscano e Roberto Occhiuzzi, allenatori calabresi tanto tesi quanto emozionati a scontrarsi dopo una carriera che spessa ha incrociato i loro destini.
Toscano, nato a Reggio Calabria, siede sulla panchina amaranto ma è legato alla città di Cosenza dove ha iniziato con il botto la carriera da allenatore conquistando promozioni e consensi. Nella città dei Bruzi lo chiamavano il “Cannibale” perché la sua squadra scendeva in campo con un unico obiettivo: portare a casa ad ogni costo la vittoria. E i suoi, caricati a pallettoni negli spogliatoi, scendevano in campo e puntualmente “demolivano” gli avversari. Un gruppo vincente quello guidato da mister Toscano, capace di ottenere due schiaccianti promozioni. Che faceva leva sulla corsa e sulla tecnica di Roberto Occhiuzzi, il “principe” di Cetraro. L’attuale tecnico del Cosenza è stato anche compagno di squadra di Toscano, nel Rende ad inizi anni 2000.
COME ARRIVA IL COSENZA Tre pareggi e tre punti in classifica. Il Cosenza è ancora imbattuto in campionato, ma a corto di vittorie. Occhiuzzi riproporrà lo stesso undici sceso in campo contro il Cittadella al San Vito-Marulla nell’ultima gara di B, con l’unica novità in attacco dove potrebbe trovare una maglia da titolare Gliozzi al posto di Petre. Il romeno sembra ancora lontano dalla migliore condizione ed ha bisogno di tempo per ambientarsi. Per il resto confermatissimi Petrucci in regia, Bittante e Corsi sulle fasce. Baez rifinitore alle spalle delle punte.
COME ARRIVA LA REGGINA Modulo speculare per gli amaranto (3-4-1-2) con Toscano che deve fare a meno degli indisponibili Plizzari e Charpentier. Avanti Denis e Menez sono intoccabili e dietro di loro potrebbe avere una chance Mastour. Il talentino ex Milan ha la grande opportunità di conquistare gli scettici in una gara davvero importante. Al veterano Cionek il compito di guidare il reparto difensivo completato da Rossi e Loiacono, mentre a centrocampo potrebbero scendere in campo dal primo minuto Del Prato, Crisetig, Bianchi e Liotti. (redazione@corrierecal.it)

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