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Internet Governance Forum 2020, un’edizione da record

L’evento Onu organizzato dalla Camera di commercio di Cosenza, Unioncanere e Infocamere ha fornito spunti molto interessanti. Algieri: enti camerali sempre più protagonisti

Pubblicato il: 20/10/2020 – 9:47
Internet Governance Forum 2020, un’edizione da record

COSENZA Un’edizione da record di presenze quella dell’Internet Governance Forum (Igf) Italia 2020, l’evento condotto sotto l’egida dell’Onu, organizzato per la prima volta dalla Camera di Commercio di Cosenza, dall’Unioncamere e da Infocamere, ma anche ricchissima di spunti e riflessioni sul mondo di internet e del digitale. Tre giorni di confronto e scambio di idee, online e nelle sedi delle Camere di Commercio collegate, resi possibili grazie al lavoro del Comitato organizzatore e del Comitato di programma Igf Italia, con il patrocinio del ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, cui hanno aderito 54 Camere di Commercio e Unioni regionali, svolti in collaborazione con Agid – Agenzia per l’Italia digitale, Politecnico di Torino, Università della Calabria, Stati generali dell’innovazione e AssoTld. Una partecipazione eterogenea, fatta di cittadini, studenti, imprese e corpi intermedi,  ben oltre i soliti addetti ai lavori, seguita complessivamente da più 35.000 persone sulle diverse piattaforme online e con una copertura di oltre 2,5 milioni di persone, solo sul canale Facebook della Camera di Commercio di Cosenza. 157 relatori in rappresentanza dei principali attori internet italiani e internazionali, suddivisi in 12 incontri con collegamenti in contemporanea dalle sedi della Camera di Commercio di Cosenza, di Unioncamere (Roma) e InfoCamere (Padova), 23 sessioni parallele svolte dalle sedi delle Camere di Commercio di Torino, Firenze e Milano, e oltre 16 sessioni satellite in molte altre Camere di Commercio italiane fra quelle che hanno aderito al Forum.  «Igf Italia 2020 – afferma il presidente Klaus Algieri – rappresenta un punto di svolta nell’approccio alla Governance di Internet per come concepita dal Forum Italia in passato. Per la prima volta l’evento ha assunto una portata davvero nazionale, ha appassionato e dato voce ai giovani e al mondo della scuola e delle università; ha coinvolto in modo attivo la politica e le istituzioni, con l’intervento della ministra Paola Pisano, della ministra Nunzia Caltalfo, della sottosegretaria Mirella Liuzzi, dell’onorevole Mattia Fantinati, solo per citarne alcuni; ha provato a dare risposte alle esigenze di tutte quelle imprese, moltissime del Sud, che chiedono di essere ascoltate e di conoscere quanto più possibile in tema di internet e digitale. Abbiamo raccolto tantissime proposte e riflessioni che saranno trasferite ai decisori istituzionali ma, soprattutto, abbiamo posto le basi per la costruzione di una relazione permanente tra gli stakeholder che hanno preso parte all’evento. È stato un successo dell’intero sistema camerale e ha dimostrato quanto le Camere di Commercio siano un punto di riferimento imprescindibile nel dialogo con i territori, un dialogo capace di raccoglierne le istanze attraverso un coinvolgimento fatto di prossimità e conoscenza approfondita delle singole realtà». Tra le tematiche più dibattute nel corso del Forum, la sostenibilità e la governance dei dati, declinate dal punto di vista dell’Intelligenza Artificiale, dell’e-procurement, della privacy e della cybersicurezza, seguendo il filo comune della necessità di regole certe e condivise, per scongiurare un’anarchia regolatoria che andrebbe a vantaggio dei potenti opacizzando l’autorità delle istituzioni. La grande partecipazione ad Igf Italia 2020 – si legge in una nota – «ha dimostrato che c’è voglia di conoscere, di informarsi, di essere consapevoli e di voler dire la propria nel processo di regolamentazione della rete, con l’auspicio di costruirne una che sia condivisa dal basso. Proprio l’eterogeneità e la qualità del pubblico ha suggerito che è giunto il momento storico di rendere permanente lo sforzo di ascolto attraverso l’Igf, creando anche un corpo intermedio che sia capace di catalizzare tutte le esigenze degli stakeholder. Il virus ha messo a nudo le fragilità della nostra società. È importante educare cittadini ed imprese all’uso corretto della grande mole di dati che la rete mette a disposizione. Nel futuro, infatti, sarà vitale difendersi dal cattivo uso dei dati e imparare a gestirli ed analizzarli. C’è bisogno di una democratizzazione delle tecnologie con un abbassamento dei costi ed un conseguente aumento della digitalizzazione. Internet può creare nuovi divari: non tra nord e sud, non tra uomini e donne, non tra giovani e anziani, ma tra individui e aziende digitalizzate e non, perché il digitale è un fattore abilitante per le persone e per le imprese, che possono progredire e diventare più competitive, modificandosi ed evolvendosi. Il nostro tessuto produttivo è formato da micro e piccole imprese che hanno compreso che il web rappresenta per loro un’opportunità senza precedenti. Le aziende sono disposte a investire e a unire il “fisico” al digitale. L’Ia, la realtà virtuale o aumentata, la blockchain, devono essere usate dalle aziende per la loro crescita».
 

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