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L'appello di palestre e piscine: «No a chiusure generalizzate, fateci lavorare»

Confcommercio Cosenza ha ascoltato gli imprenditori del mondo dello sport preoccupati per le dichiarazioni del Premier Conte: «Quasi tutti rispettiamo alla perfezione i protocolli di sicurezza. Non…

Pubblicato il: 20/10/2020 – 13:55
L'appello di palestre e piscine: «No a chiusure generalizzate, fateci lavorare»

COSENZA «Lo Sport non può e non deve fermarsi. Il lockdown dei mesi scorsi, per palestre, piscine e centri sportivi ha rappresentato un momento di grave difficoltà dal quale il settore si sta lentamente riprendendo». È quanto si legge in una nota di Confcommercio Cosenza.
«Invece – continua la nota –, le notizie di questi giorni hanno portato agitazione tra gli imprenditori che si mostrano in forte disaccordo con un’eventuale chiusura. Soprattutto se si considera che le associazioni sportive inquadrate in palestre e piscine, sono ripartite in sicurezza rispettando tutte le misure precauzionali anti Covid-19 previste dal Governo, rendendo i singoli spazi idonei alla pratica sportiva e garantendo, distanze adeguate e numeri contenuti così da tutelare gli associati».
Confcommercio Cosenza ha raccolto le testimonianze degli imprenditori del settore che di fatto hanno ridotto notevolmente gli accessi e contingentato gli stessi al fine di evitare, in qualsiasi fascia oraria, ogni genere di assembramento. Essi «chiedono a gran voce di salvaguardare il diritto allo sport, riconosciuto nell’ordinamento italiano come fondamentale, e di evitare una nuova chiusura che segnerebbe il collasso dell’intero comparto. Non si può assolutamente assegnare al settore la veste di un protagonista inopportuno, o parlare di attività non essenziale dichiarano gli imprenditori. Lo sport è il mezzo per il raggiungimento del benessere psicofisico di ogni individuo, nonché rappresenta un’importante occasione di incontro, di reciprocità di amicizia, di condivisione di interessi, svolgendo una funzione educativa e inclusiva. Garantire questo diritto significa dare attuazione al diritto inviolabile della salute».
«Come qualsiasi altro settore – prosegue l’analisi –, abbiamo affrontato una ripartenza, una nuova pianificazione, nuovi investimenti e misure per mettere tutto in sicurezza e non è giusto che per la negligenza di pochi venga colpito tutto il settore. Allenarsi in sicurezza si può, basta avere buon senso, il rispetto per gli altri nonché per se stessi ed acquisire una nuova filosofia di pensiero».

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