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Calabria Verde, Fnasla-Cisal chiede spiegazioni. Mariggiò: «Gli atti sono pubblici»

Il segretario Persico scrive al commissario dimissionario per chiedere approfondimenti circa le dichiarazioni relative a possibili speculazioni politiche legate (anche) all’assunzione di forestali….

Pubblicato il: 21/10/2020 – 16:02
Calabria Verde, Fnasla-Cisal chiede spiegazioni. Mariggiò: «Gli atti sono pubblici»

CATANZARO «La morte della Presidente Santelli ha fatto fermare e riflettere tutti noi per qualche giorno, ma finita la prima fase di sgomento, in molti si sono tuffati nella polemica politica, nonostante avrebbero avuto tanto tempo a disposizione nei mesi passati. Non volevo entrare in questa diatriba, che personalmente ritengo fuori tempo massimo. Meraviglia e stupore mi hanno suscitato, tuttavia, le recenti dichiarazioni del commissario straordinario di Calabria Verde Mariggiò, contro l’operato del solo assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo». A dirlo è Gianluca Persico, segretario regionale Fnasla-Cisal.
«Quali strani movimenti politici e non solo ci sarebbero attorno a Calabria Verde? – continua Persico riferendosi direttamente a Mariggiò – Questa sua frase da “dico o non dico” getta ombre che non fanno bene a nessuno, tantomeno alla Calabria. Se lei Generale ha visto o notato qualcosa che non va, dovrebbe andare immediatamente a denunciarle agli organi competenti e non dirle sui giornali». «Si riferisce forse, il Generale Mariggiò, ai fondi spesi per il noleggio dei mezzi per gli interventi negli alvei per i quali ha convocato personaggi politici e di spicco, oltre a giornali e tv in occasione della presentazione? Per quanto mi risulta gli stessi sono scarsamente utilizzati proprio da Calabria Verde, che doveva garantirne il servizio per l’incolumità dei calabresi».
CONTRATTO DECENTRATO DELLA FORESTAZIONE «Forse – continua il segretario dell’organismo sindacale – la discussione è totalmente incentrata sull’interruzione del tavolo delle trattative, per il contratto decentrato della forestazione? Vede caro Generale, quella contrattazione, aveva innumerevoli motivi per essere interrotta o comunque non andare a buon fine. Molti di questi motivi sono proprio riconducibili alla sua figura ed al modo in cui ha portato avanti la discussione. Innanzitutto la bozza del contratto è stata redatta e siglata solo da alcune sigle sindacali, ad esclusione di altre, forse perché non gradite. Già questo basterebbe a dimostrare l’attaccabilità, perché ogni lavoratore ha diritto di essere rappresentato da chi crede più opportuno, e lei non ha rispettato tale volontà, neanche dietro i miei numerosi solleciti. In secondo luogo, lei sta disquisendo, sulla mancata firma di una contrattazione, che è stata chiusa in modo unilaterale, non ha neanche invitato l’Uncem, che firma i contratti a livello nazionale. Non mi soffermo a parlare dell’importo che si era stabilito, 750,00€ per tutto il periodo di mancato rinnovo, una vera miseria».
PRECARI DELLA LEGGE 15 «Spero – continua ancora – che sappia anche lei, che questi lavoratori portano in dote delle somme già storicizzate, che legate a quella fruibili in caso di stabilizzazione, 9.200,00€ circa a dipendente, porterebbero a fare le assunzioni a Calabria Verde a costo zero, con un notevole risvolto a livello sociale per tutti gli interessati. Se lei, Generale, fa intuire dalle sue parole, che non è in sintonia con l’idea di stabilizzare questi lavoratori, allora mi perdoni, ma io non ho dubbi su chi appoggiare, il mio sostegno è indiscutibilmente dalla parte dei lavoratori e di chi si spende a trovare soluzioni e non da chi pone ostacoli. Come dice lei, le parole hanno un peso, anche le sue. Per la stabilizzazione degli Lsu/Lpu, non abbiamo sentito nessuna lamentela, Generale, lì ha proceduto, fortunatamente per loro, spedito come un treno, superando tutti gli ostacoli che si sono presentati, mentre per altri, da quando si è insediato non ha spostato una virgola, nonostante sia andato in televisione, vedi Striscia la Notizia e abbia fatto articoli sulle testate giornalistiche».
CONTRATTAZIONE LAVORATORI SORVEGLIANZA IDRAULICA «Lasciati nel limbo, senza nessuna presa di posizione contro nessuna Giunta Regionale, anche passata, le chiedo perché non ha avuto lo stesso fervore per risolvere il “pastrocchio” come lei stesso lo ha definito, non è andato avanti spedito, nonostante una sentenza del Giudice del Lavoro, passata in giudicato, che la intimava al cambio del contratto da privatistico a pubblico, per il quale i lavoratori hanno giustamente concorso, mentre per un altro solo lavoratore, ha inteso applicare subito la sentenza e contrattualizzarlo con un contratto pubblico, creando una disparità di trattamento tra gli stessi lavoratori del servizio. Questo servizio, che garantirebbe l’incolumità dei Calabresi in caso di esondazioni e piene, oggi conta circa 300 lavoratori con una tipologia di contratto privatistico ed uno solo di tipologia pubblica, grazie alle decisioni adottate da lei. Grazie a questa mancanza, che lei ha tralasciato di risolvere, oggi questi lavoratori, non possono svolgere il servizio per il quale sono stati assunti e pagati, non possono garantire la sicurezza del territorio e sono lasciati in mano a qualche Dirigente, che pensa di organizzare il servizio, facendo riunioni con qualche lavoratore, in parcheggi di centri commerciali e lasciando agli stessi la possibilità scegliere come espletare il lavoro. Lei che è al corrente di tutto ciò ed a capo di un’importante Azienda come Calabria Verde, non avrebbe dovuto permettere che questo accadesse. Ha proprio ragione Generale, c’è qualcosa che non va…!».
MARIGGIÒ:«GLI ATTI SONO PUBBLICI» «Ho avuto modo di visionare il comunicato stampa che porta la firma del sindacalista Gianluca Persico della Segreteria Regionale FNASLA-CISAL. Prima di tutto vorrei specificare che non ho mai parlato, né mai parlerò, di strani movimenti politici attorno a Calabria Verde, basta rileggere il comunicato. In quanto ai titoli che gli articolisti forzano per attirare l’attenzione, certo non sono attribuibili alla mia mano. Vorrei rassicurare il signor Persico in merito al fatto che tra le cose che ho dimenticato rendere pubblico nella mia nota stampa a cui si riferisce c’è la nota n.14657 del 13 ottobre scorso. Con questa lettera, infatti, ho portato a conoscenza della situazione di Calabria Verde sia la Corte dei Conti che la Procura della Repubblica. Aggiungo che con altra precedente nota ho anche dato indicazione sul dove possano essere finite parte delle risorse della forestazione 2020. Sulla situazione della sorveglianza idraulica sono convinto che è solo questione di tempo. Arriverà qualche risposta. Certamente non da me. Ogni cosa ha il suo tempo. La relazione è allegata al consuntivo 2019. Verifichi lui stesso la data di approvazione della delibera e quella di pubblicazione. Gli atti di Calabria Verde sono purtroppo pubblici. Per il resto ogni contributo di riflessione è comunque bene accetto».

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