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Sequestrata maxi cava abusiva a Lamezia

Intervento dei carabinieri forestale. Era stata realizzata in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale

Pubblicato il: 21/10/2020 – 15:40
Sequestrata maxi cava abusiva a Lamezia

LAMEZIA TERME A seguito di una mirata attività in località “Bagni” di Lamezia Terme, la stazione Carabinieri forestale di Lamezia Terme e la stazione Carabinieri di Sambiase hanno accertato la coltivazione abusiva di una cava di inerti, in una zona soggetta al vincolo paesaggistico-ambientale, in quanto ubicata a meno di 150 metri dal fiume Bagni e coperta anche da piante tipiche della macchia mediterranea.
In particolare i militari hanno riscontrato che per l’esercizio dell’attività era stata presentata al competente ufficio del Comune di Lamezia Terme una semplice comunicazione per l’esecuzione di lavori di livellamento di terreno agricolo, mentre per l’esercizio dell’attività di cava sono necessarie altre e molto più complesse autorizzazioni amministrative e nulla osta.
«È stato confermato un modus operandi, utilizzato molto spesso da ditte e imprese del settore – è detto in un comunicato – le quali, invece che acquisire preventivamente l’autorizzazione all’esercizio di attività di cava del competente ufficio cave della Regione e del permesso a costruire, presentano semplici comunicazioni che, in assenza di verifiche preventive e di controlli del comune e/o della Regione, consentono l’avvio dei lavori senza acquisire alcuna autorizzazione preventiva».
Dagli accertamenti, rilievi, misurazioni ed elaborazioni eseguite è risultato che l’area interessata dalla cava è superiore a 33 mila metri quadri e che sono stati complessivamente prelevati circa 9.000 metri cubi di materiale inerte di considerevole valore economico. Tutta l’area interessata dall’esercizio dell’attività di cava e la pala meccanica utilizzata per i lavori sono stati sequestrati e i due soggetti coinvolti sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per violazione della normativa in materia di cave ed urbanistico-edilizia e violazione delle norme di tutela del paesaggio e deturpamento di bellezze naturali.

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