di Fabio Papalia
REGGIO CALABRIA Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, oggi ha presentato la nuova giunta comunale del “secondo tempo” richiesto agli elettori in campagna elettorale. La parola d’ordine è “discontinuità nella continuità” e la grande novità è l’entrata in giunta, da esterna, di Rosanna Scopelliti, la figlia del giudice Antonino Scopelliti ucciso nel 1991 dalla ‘ndrangheta, ex deputata del Popolo della Libertà e poi del Nuovocentrodestra di Angelino Alfano, presidente della Fondazione Antonino Scopelliti.
Una giunta che nasce monca perché manca ancora il vicesindaco, tassello importantissimo che potrebbe essere chiamato a reggere le sorti del Comune nel caso di una sospensione del primo cittadino, sotto processo con buona parte della prima giunta nel caso Miramare. Il vicesindaco c’è ma non si vede, a prendere per buone le parole di Falcomatà, che ha detto ai cronisti che oggi non poteva essere presente a Reggio per impegni di lavoro (fuori Reggio per lavoro o è una persona che vive fuori Reggio?) e che sarà annunciato nei prossimi giorni. A pensar male si fa peccato ma a prendere per buono anche l’appello finale di Falcomatà, a «non restare a guardare la rivoluzione dal divano di casa», sembra tanto un invito lanciato a un ipotetico vicesindaco ancora indeciso.
Chi se la sentirà, ad ogni modo, troverà ad attenderlo una squadra composta da quattro uomini e quattro donne.
Queste le deleghe assegnate dal sindaco: Irene Calabrò, finanza, tributi e attività produttive; Mariangela Cama, pianificazione territoriale e urbana, pianificazione sostenibile, programmazione dei progetti strategici, edilizia, vigilanza e demanio marittimo, mobilità e trasporti, società partecipate; Rosanna Scopelliti, cultura, turismo, legalità, scuola e università; Giuseppina (Giuggi) Palmenta, sport, politiche di genere, politiche giovanili, Europe Direct; Rocco Albanese, manutenzioni, politiche abitative edilizia residenziale pubblica, dismissione e valorizzazione del patrimonio, protezione civile; Paolo Brunetti, ambiente, ciclo integrato dei rifiuti e della depurazione, verde pubblico, dismissione amianto, polizia municipale; Demetrio Delfino, welfare e politiche della famiglia; Giovanni Muraca, lavori pubblici, grandi opere, risorse comunitarie.
Il sindaco si è riservato le competenze nelle seguenti materie: Feste Mariane; Arredo urbano e decoro; Minoranze linguistiche; Parchi pubblici; Beni confiscati; Personale e Affari Generali; Smart City e Innovazione; Decentramento; Sanità; Istituti di partecipazione; Lotta al randagismo e benessere degli animali. Lunedì si riunirà il consiglio comunale per la prima seduta di insediamento.
FALCOMATA’ E LA RIVOLUZIONE Al termine della cerimonia tenuta nei pressi dell’Opera di Tresoldi, Falcomatà ha tenuto un discorso in cui ha fatto appello alla società civile.
«Da adesso – ha detto – la giunta è entrata nel pieno esercizio delle proprie funzioni, come vi è abbastanza chiaro e noto manca ancora un elemento che per motivi personali non poteva essere qui con noi oggi, il decimo assessore sarà presentato nel corso di questa settimana. Nella composizione della giunta ho cercato di interpretare quel sentimento di cambiamento, di discontinuità nella continuità, che i cittadini ci hanno chiesto a gran voce in questa campagna elettorale». «Sento il dovere – ha aggiunto – di ringraziare gli assessori che hanno fatto parte della precedente giunta, i consiglieri comunali che hanno fatte parte della precedente consiliatura, molti di loro sono nuovamente al servizio della città, sono nuovamente consiglieri comunali e ognuno di loro insieme agli altri neo consiglieri eletti, insieme alla nuova giunta, lavorerà e collaborerà per riscrivere la storia di questa città e scrivere insieme questo secondo tempo nel quale la città non dovrà più puntare semplicemente a concludere il campionato con una salvezza tranquilla. Gli obiettivi sono ben più ambiziosi e la squadra che si è composta, le scelte che si faranno anche nei prossimi giorni e nelle prossime settimane hanno l’obiettivo di restituire alla città di Reggio Calabria un ruolo da protagonista non soltanto nell’area dello Stretto e di centralità nella Regione Calabria ma autorevole anche nel panorama politico e amministrativo nazionale. Su questo abbiamo bisogno di tutti, lo dico e lo ripeterò sempre, continueremo a chiedere alla città di sentirsi protagonista, di scendere in campo e giocare insieme a noi questa partita per completare la rivoluzione gentile e civile di questa città bisogna allacciarsi le scarpe, affondare le mani nei problemi di questa città e sporcarsele le mani».
Un appello ancora più esplicito: «Abbiamo bisogno della collaborazione e del senso di protagonismo di tutte le energie positive di questa città. Soltanto chi non vorrà giocare a questa partita sarà seduto in panchina e in tribuna però continuo a fare un appello importante a ognuno di noi: se vogliamo davvero fare la rivoluzione in questa città non possiamo pensare che alla rivoluzione si possa assistere comodamente seduti sul divano di casa, richiamo a un senso di protagonismo ma anche a un senso di responsabilità».
ROSANNA SCOPELLITI «Sarà un impegno volto a ritrovare l’identità di Reggio Calabria, della nostra comunità cittadina che non può essere sempre vista come fanalino di coda ma che invece è viva e che ha al suo interno persone che hanno reso grandissima questa città». Queste le prime dichiarazioni del neo assessore Rosanna Scopelliti. «Una grande iniezione di fiducia – ha aggiunto – soprattutto per la nostra comunità. Dopodiché sarà importante improntarci al riscatto dagli stereotipi, dall’idea che Reggio Calabria sia l’ultima città d’Italia». (redazione@corrierecal.it)
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