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«A Cosenza si eseguono tamponi senza rispettare i protocolli»

La denuncia del senatore Morra (M5S) sulle condizioni dell’Usca di Serra Spiga. «I locali non vengono sanificati tra un test e l’altro. Sarebbe indecente usarli anche solo come depositi»

Pubblicato il: 26/10/2020 – 16:45
«A Cosenza si eseguono tamponi senza rispettare i protocolli»

COSENZA Il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, ha fatto questa mattina un’ispezione nei locali dell’Usca di Cosenza che ha sede a Serra Spiga per controllare lo stato dei luoghi in cui si trovano gli ambienti dove i cosentini sono convocati per sottoporsi ai tamponi dai quali accertare o meno l’infezione da Sars-Covid 19. Il parlamentare del Movimento 5 Stelle ha visitato non solo la direzione sanitaria dove vengono svolti le mansioni di tipo amministrativo ma anche le stanze adibite ad ambulatori nelle quali il personale medico è chiamato a svolgere il proprio lavoro. E le criticità, come emerge dalle immagini, sono balzate subito agli occhi. Ambienti poco salubri, con un arredamento scarno ed ingressi contingentati ma che fuori però provocano il crearsi di code che solo il senso civico di chi deve sottoporsi a tampone fa evitare che si trasformi in assembramento.

«È scandaloso quanto ho visto questa mattina effettuando un’ispezione presso i locali dell’Asp di Cosenza in cui si eseguono i tamponi – commenta il senatore cosentino –. Fare un tampone in locali dell’Asp in cui non c’è la possibilità di rispettare i protocolli sanitari anti Covid-19 è vergognoso, sarebbe indecente usarli, quei locali, anche solo come depositi. Dopo mesi ancora questa struttura non ha un percorso chiaro e differenziato poiché entrata ed uscita coincidono, mentre, come tutti sappiamo, agli esercenti commerciali è stato chiesto di avere all’interno delle proprie attività dei percorsi diversificati. Chi era in fila da ore – continua Morra – mi ha riferito che fra un un tampone e l’altro i locali non vengono sanificati, pertanto vi è il rischio per operatori sanitari e cittadini di entrare in un luogo pericoloso. I cittadini calabresi non hanno meno diritti di chi abita in altre regioni italiane, pagano le tasse come tutti ed è giusto che vengano trattati degnamente. Qui si parla della salute delle persone. Stilerò un rapporto dettagliato di quanto ho visto oggi ed invierò tutto alle autorità competenti, al Ministro ed a coloro che hanno dirette responsabilità per quanto osservato. A Roma dovranno capire che questa regione non è da tenere in considerazione solo quando si cercano i voti».

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