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Pazzano "salva" la maggioranza e vota il presidente del Consiglio. Le linee programmatiche di Falcomatà

Insediata la massima assise cittadina, Angela Marcianò sospesa dalla Legge Severino e surrogata da Filomena Iatì. Minicuci aderisce al Gruppo Misto

Pubblicato il: 26/10/2020 – 19:19
Pazzano "salva" la maggioranza e vota il presidente del Consiglio. Le linee programmatiche di Falcomatà

di Fabio Papalia
REGGIO CALABRIA
Alla fine il “soccorso rosso”, come aveva previsto lo sconfitto Antonino Minicuci, è arrivato alla seconda votazione per eleggere il presidente del consiglio comunale di Reggio Calabria, con Saverio Pazzano, formalmente all’opposizione, che ha accettato di votare il candidato del Pd Enzo Marra, eletto con i voti della maggioranza e l’astensione della minoranza.
Tra consiglieri distanziati e con la mascherina, senza pubblico ma coi soli giornalisti in aula, e la protesta pacifica del comitato spontaneo del mondo dello sport fuori da palazzo san Giorgio, è nato il nuovo consiglio comunale uscito dalle urne di settembre. Come preventivato è arrivata la sospensione per 18 mesi, a decorrere da oggi, della consigliera Angela Marcianò, che è stata surrogata da Filomena Iatì. Il Consiglio è iniziato con un minuto di silenzio per la scomparsa della presidente Jole Santelli.
L’ex sfidante Minicuci, che ha aderito al gruppo misto, ha dato subito battaglia dai banchi dell’opposizione, cavillando su norme procedurali con il segretario generale e replicando sul piano politico anche alla maggioranza. Sicuramente una rivincita sul piano dell’immagine dopo le pessime figure nei due confronti che probabilmente gli sono costate il ballottaggio. La maggioranza ha proposto Enzo Marra del Pd come presidente del Consiglio. Minicuci ha annunciato l’astensione dell’opposizione, che a suo dire sarebbe stata aperta a un ragionamento sul nome del presidente se il dialogo si fosse aperto per tempo «ma non possiamo accettare un candidato imposto dalla maggioranza», ha chiosato l’uomo la cui candidatura a sindaco è stata imposta al centrodestra reggino in base agli accordi romani dal leader della Lega Matteo Salvini. Fallita la prima votazione, nella quale è richiesta la maggioranza di ¾ dei membri del Consiglio, a salvare la maggioranza dalla figuraccia di dover rimandare di otto giorni l’elezione, garantendo nella seconda votazione la maggioranza richiesta di ⅔ è intervenuto Pazzano, il quale ha chiesto un consiglio comunale straordinario sull’emergenza Covid. Clima bipartisan, invece, per il completamento dell’ufficio di presidenza, con l’elezione dei due due vicepresidenti e dei due segretari questori, equamente distribuiti tra maggioranza e opposizione, o sarebbe più corretto dire tra centrosinistra e centrodestra, visto che sono stati eletti vicepresidente Antonino Caridi (Forza Italia) e Carmelo Versace (Innamorarsi di Reggio) e segretario questore il leghista Giuseppe De Biasi e Deborah Novarro (Italia Viva).


GRUPPI E CONSIGLIERI Il consiglio, al netto dei primi dei non eletti entrati dopo le nomine degli assessori, è così composto: Castorina Antonino, Marino Giuseppe, Sera Giuseppe, Marra Vincenzo, Nucera Lucia Anita (Partito Democratico); Novarro Deborah, Latella Giovanni (Italia Viva); Romeo Carmelo, Merenda Massimiliano (La Svolta); Zimbalatti Antonino (A testa alta – Partito Socialista Italiano); Quartuccio Filippo, Nucera Giuseppe (Reggio Coraggiosa-Articolo Uno); Cardia Mario, Malara Marcantonino (S’Intesi); Neri Armando, Giordano Giuseppe (Reset); Burrone Filippo (Primavera Democratica); Versace Carmelo, Gangemi Francesco (Innamorarsi di Reggio); Rulli Guido (Minicuci Antonino Sindaco); Malaspina Nicola (Reggio Attiva); Milia Federico, Caridi Antonino, Maiolino Antonino (Forza Italia); De Biasi Giuseppe (Lega Salvini Calabria); Marino Demetrio, Ripepi Massimo (Fratelli d’Italia); Anghelone Saverio (Cambiamo con Toti); Iatì Filomena (Per Reggio Città Metropolitana); Pazzano Saverio (La Strada); Antonino Minicuci (Gruppo Misto). La comunicazione delle linee politiche-programmatiche è avvenuta con Falcomatà con fascia tricolore in veste da cheerleader che reclamava la sua idea di Reggio “Verace” con datemi una v, datemi una e, datemi una r e così via. Da ultimo il consiglio ha votato con la sola astensione di Pazzano la costituzione di un gruppo di lavoro che affianchi il sindaco per l’emergenza coronavirus.
LE LINEE PROGRAMMATICHE DI FALCOMATÀ «Sono trascorsi esattamente sei anni dalle precedenti elezioni quando l’amministrazione si insediava dopo lo scioglimento del comune per infiltrazioni mafiose con il caos delle società dei servizi, priva dei servizi di welfare, senza un’anima, violentata da anni bui che le avevano fatto perdere ogni credibilità a livello nazionale. E’ una seduta di insediamento anomala, per il modo in cui si effettua, senza pubblico ma in diretta streaming, e per il momento in cui si celebra. Siamo infatti a pochi giorni dalla scomparsa della presidente Santelli, un evento che mi colpisce come uomo e come uomo delle istituzioni e che ci ricorda qualora ce ne fosse bisogno che in politica come nella vita esistono avversari e non nemici e che rappresentare degnamente le istituzioni significa ognuno per la propria parte lavorare per il bene comune. Lavorare cioè per qualcosa e non contro qualcuno. Con questo auspicio auguro ai consiglieri neo eletti di interpretare al meglio il loro ruolo al servizio dei cittadini, al servizio delle istituzioni, al servizio della città di Reggio Calabria.
Le linee programmatiche di cui vi renderò edotti partono dal solco che è stato tracciato in questi anni e dalla semina, avvenuta in questi mesi e in questi giorni, grazie alle braccia, alle menti e al cuore, di tanti reggini che singolarmente o attraverso associazioni e comitati hanno proposto la loro idea di città. Quella che sarebbe emersa ancora di più durante gli stati generali ma che non sarà perduta, anzi, sarà l’agenda amministrativa di questi cinque anni perché, come spesso diciamo, la migliore idea di città è sempre quella dei cittadini».
REGGIO “V.E.R.A.C.E.” «Ho voluto riassumere questa idea in una parola, “Verace”. Vogliamo costruire una Reggio verace dove “v” sta per verde e cioè una città in cui l’arredo green sia predominante e i quartieri entrino in concorrenza tra di loro per la bellezza dell’arredo urbano. Dove “e” sta per economia, un’economia solida, che punti alla valorizzazione dei talenti presenti nel territorio fermando l’emorragia dell’emigrazione giovanile. Dove “r” sta per responsabilità, bisogna introdurre i contratti di responsabilità territoriale nella lotta all’abbandono dei rifiuti e per la manutenzione in generale. Senza una responsabilizzazione vera attraverso associazioni, cooperative, imprese, non risolviamo in nodo secolare della cura dei beni comuni. Dove “a” sta per accoglienza, Reggio è stata sempre nella sua storia una città accogliente e l’ha dimostrato anche recentemente durante il periodo degli ultimi sbarchi, grazie al volontariato laico e cattolico. Di questo ne andiamo orgogliosi. “C” come cooperazione tra il Comune e i cittadini, tra Reggio e sua sorella Messina, tra questa città metropolitana e le altre città metropolitane d’Italia e d’Europa ma anche cooperazione con le città della sponda sud ed est del Mediterraneo. “E” come ecologia integrale nell’accessione della “Laudato sii” di Papa Francesco, ovvero non c’è tutela ambientale seria senza una radicale giustizia sociale e viceversa. In questa direzione orienteremo gli obiettivi strategici di questo mandato, a partire dagli imminenti appuntamenti che ci porteranno già nei prossimi giorni ad approvare il bilancio di previsione. Un bilancio reso possibile grazie all’impegno mantenuto dal governo e grazie ai pugni sbattuti sui tavoli romani per difendere la città e garantirle un futuro senza zavorra. Mi spiace che i parlamentari calabresi non abbiano votato o siano stati assenti durante quella seduta».
BILANCIO E SOCIETÀ «Siamo consapevoli tuttavia che questo non basta. Possiamo e vogliamo fare di più, a partire già dal bilancio 2021 bisognerà progressivamente uscire dal piano di riequilibrio e introdurre il baratto amministrativo e il bilancio sociale, avviare percorsi premianti che portino alla riduzione graduale dei tributi e attuare e concretizzare il piano di dismissione immobiliare. Dal bilancio arriveranno le risorse necessarie a consentire a Castore l’efficientamento delle manutenzioni ordinarie, strade, idrico, fognario, illuminazione, e a proposito di società, sono tre gli obiettivi che porteremo avanti fin da subito: il completamento del passaggio dalla società Avr alla società Castore, l’ingresso della città metropolitana all’interno delle tre società comunali Castore, Atam ed Hermes, e la trasformazione delle società da società in house a società pubbliche».
CRISI RIFIUTI «La difficile situazione che la città sta attraversando sul tema dei rifiuti a causa della chiusura delle discariche regionali e della progressiva riduzione dei quantitativi giornalieri da poter conferire, sarà sì superata dall’apertura della discarica di Melicuccà, ma anche dal passaggio a un sistema di raccolta misto, con isole ecologiche di quartiere, dalla realizzazione della seconda isola ecologica dopo quella di Condera, dalla lotta senza quartiere al degrado attraverso i controlli della nostra Polizia Locale e dal dialogo continuo, costante, quotidiano, con i dirigenti scolastici e le attività di coinvolgimento dei giovani sul tema del rispetto e dell’educazione ambientale. Rispetto dell’ambiente però significa anche altro, in questi anni lavoreremo affinché siano ammodernati i depuratori e affinché Reggio ottenga la sua prima importante bandiera blu. Affinché sia completata la diga del Menta nella parte nord che deve ancora entrare in funzione e la sua centrale idroelettrica. Affinché sia avviato il piano di dismissione dell’amianto dai tetti delle case reggine. Affinché si riorganizzi in maniera efficiente la protezione civile. Porteremo avanti la rivoluzione della mobilità attraverso il progetto di mobilità urbana, il piano di realizzazione delle zone Ztl, delle isole pedonali e sulla pianificazione urbana inoltre l’attività dell’amministrazione dopo la storica approvazione del piano strutturale comunale che pone fine a un’era di illegalità, abusivismo, di consumo incontrollato del territorio, si concentrerà sui cosiddetti Psq, piani strategici di quartiere, condivisi con i cittadini e le associazioni delle quindici circoscrizioni cittadine. Si concentrerà sull’avvio delle attività relative al condono edilizio, dopo lo storico sblocco dei mesi scorsi, il perfezionamento del piano spiagge, l’avvio del piano di abbattimento dei manufatti abusivi col protocollo d’intesa siglato quest’estate con la Procura della Repubblica, il regolamento per il funzionamento e l’utilizzo dell’urban center della nostra città».
GRANDI OPERE «Dentro questa cornice si innestano i lavori pubblici e le grandi opere, a partire dal completamento delle progettazioni e dei cantieri già in corso, alle aste del Calopinace e del Sant’Agata, al palazzo di Giustizia e i suoi parcheggi, al Museo del mare di Zaha Hadid, al completamento del waterfront unico da Bocale a Catona. Per finire al progetto integrato di Mortara e alla fiera di Arghillà. Ma noi non vogliamo però costruire cattedrali nel deserto. Reggio dev’essere la città delle opportunità per tutti, una città nella quale si possa investire, una città che dialoga con gli imprenditori e i commercianti e ne ascolta le esigenze, a partire dalla proroga delle concessioni degli spazi aperti per gli esercenti di bar e ristorazione, alla riorganizzazione dei mercati rionali, ai bandi per il nuovo utilizzo del mercato coperto, del mercato ittico e delle strutture del parco lineare sud. Reggio città che non lascia indietro nessuno ma davvero non lascia indietro nessuno e in questo senso vogliamo continuare a garantire e migliorare i servizi di assistenza alle fasce più deboli, utilizzare dopo il decreto 8 agosto, i percettori del reddito di cittadinanza per lo svolgimento di attività di pubblica utilità, contribuire alla costituzione della fondazione di comunità già istituita presso la città metropolitana e che consentirà di portare avanti progetti che hanno una ricaduta sociale sulle fasce più deboli della città. Completare il progetto relativo all’abbattimento delle barriere architettoniche da strade, palazzi e uffici comunali. Riordinare infine il comparto degli alloggi di edilizia residenziale pubblica sotto il profilo delle manutenzioni e delle assegnazioni secondo quanto previsto dai bandi a evidenza pubblica».
FASCE DEBOLI «Reggio città delle opportunità, Reggio città che non lascia indietro nessuno. Reggio città che fa della cultura e del turismo la sua vocazione naturale. Questo lo faremo attraverso il completamento del monastero della Visitazione, l’organizzazione di una rete, di un circuito museale fra i musei cittadini e i musei della città metropolitana, l’organizzazione di grandi eventi culturali e turistici e quindi l’incentivazione degli infopoint cittadini soprattutto anche attraverso la riscoperta dei luoghi nei quali si concretizza il patrimonio storico-artistico-culturale-archeologico della nostra città, attraverso i bandi per l’utilizzo dei parchi archeologici cittadini da parte delle associazioni».
MUSEO DEDICATO A GIANNI VERSACE «Da parte delle associazioni è arrivata forte un’istanza anche rispetto a una riqualificazione in chiave artistica delle scalinate del centro storico della nostra città e poi l’ambizione di realizzare nella città di Reggio Calabria coinvolgendo la famiglia Versace un museo dedicato a Gianni Versace, il marchio Versace ancora molto sentito è un’icona internazionale e noi siamo orgogliosi da cittadini reggini che Gianni Versace abbia avuto i suoi natali qua. In questo senso promuoviamo il recupero della nostra storia, della nostra identità, anche attraverso uno sguardo al futuro».
LO SPORT E LA PANDEMIA «Reggio città dove lo sport continui a essere un vero e proprio diritto di cittadinanza. In questo senso siamo idealmente accanto alla protesta dei tanti operatori del comparto sportivo cittadino, presidenti di associazioni e società sportive, che oggi stanno pacificamente protestando rispetto alla nuove misure previste all’interno del Dpcm firmato proprio ieri dal governo. Siamo con loro così come siamo vicini ai ristoratori, ai commercianti cittadini, continueremo a lavorare insieme per affrontare al meglio queste nuove misure restrittive, queste nuove chiusure, per quelle che sono le nostre competenze ma anche per quella che può essere l’azione da parte dell’amministrazione comunale e del sindaco di stimolo rispetto a decisioni che il governo deve prendere e deve prendere subito per evitare che queste nuove chiusure e misure restrittive ricadano sul comparto che già di per sé è stato piegato dal precedente lockdown».
RIAPRIRE LE CIRCOSCRIZIONI «Reggio città policentrica attraverso il ripristino delle circoscrizioni, sia sotto l’aspetto politico e amministrativo, e la riapertura delle delegazioni territoriali di decentramento amministrativo. Questa è stata una delle istanze che maggiormente abbiamo ascoltato anche in questi mesi di campagna elettorale da parte dei cittadini, la presenza, il presidio, la vicinanza delle istituzioni sia come delegazioni territoriali sia attraverso il ripristino delle circoscrizioni degli oltre 350 consiglieri circoscrizionali che quotidianamente riuscivano a stare accanto ai cittadini e a risolvere al meglio le problematiche poste all’attenzione dell’amministrazione».
LA VISIONE DI CITTÀ «La nostra visione di città insieme ai cittadini guarda una Reggio città metropolitana capitale del Mediterraneo. Reggio al centro della regione dello Stretto, una Reggio “verace”, ovvero genuina, sincera, reale. Una Reggio ambiziosa, orgogliosa della propria storia, artefice del proprio futuro. Questo è il momento della riconciliazione, questo è il momento dell’unità. Buon lavoro a tutti». (redazione@reggiocal.it)

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