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San Giovanni in Fiore, i giovani "dimenticati" del PD strappano 70 tessere

Il segretario facente funzioni, Stefania Bafaro: «Investire finalmente su giovani militanti da ben 15 anni doveva essere il pensiero primario di un progetto politico sensato e non il tentativo disp…

Pubblicato il: 26/10/2020 – 18:39
San Giovanni in Fiore, i giovani "dimenticati" del PD strappano 70 tessere

«Profonda delusione. Questo il nostro stato d’animo apprendendo dai giornali la nomina del nuovo direttivo politico che gestirà il circolo del Partito Democratico cittadino. Ci sfugge come sia possibile nominare un organismo così importante senza contattare e tenere conto minimamente della componente giovanile del partito: componente che conta circa 70 tesserati e un organismo dirigente eletto in un congresso. Da premettere che il commissario Miccoli, insediatosi da ormai quasi 2 anni, non ha mai avuto interesse alcuno nel conoscere i componenti del circolo: ancora peggio aveva pubblicamente promesso un’assemblea degli iscritti prima di nominare il direttivo in cui ognuno avrebbe potuto manifestare il suo pensiero, cosa ovviamente mai avvenuta». Così in una nota il segretario facente funzioni, Stefania Bafaro che continua: «Inoltre l’unico contatto avvenuto tra noi e il coordinatore cittadino Pietro Lecce, nominato da Miccoli per gestire liste e campagna elettorale, è stato un breve colloquio in sezione, avvenuto a margine per altro di tantissime riunioni precedenti a cui nessuno ci ha mai invitato, per chiederci lo sforzo di una candidatura alle recenti comunali, candidatura rifiutata da ognuno di noi in quanto assurdo chiederci uno sforzo a liste quasi chiuse tanto per avere i giovani di cui fare bella mostra in lista. Investire finalmente su giovani militanti da ben 15 anni doveva essere il pensiero primario di un progetto politico sensato e non il tentativo disperato di riempire delle liste di candidati.
Sconvolgente è per noi notare come tra i componenti del direttivo ci siano elementi che per anni hanno contribuito alla totale deriva politica del circolo, generando risultati che sono sotto gli occhi di tutti ma che ci preme ribadire: un solo rappresentante eletto in consiglio comunale, un calo drammatico di elettorato frutto di scelte scellerate di chi ha preso in mano la gestione del circolo negli ultimi anni. Non siamo nuovi ad appelli al rinnovamento, già nel 2018 notando l’enorme ritardo programmatico del circolo in vista delle elezioni comunali, avevamo sollecitato un cambiamento sia agli organismi locali che provinciali senza avere alcuna considerazione. Immaginate quindi il nostro sdegno nel vedere promossi alla gestione politica del circolo componenti che hanno trascorso gli ultimi due anni a demolire il progetto politico della giunta Belcastro, ostracizzando una miriade di consigli comunali o addirittura organizzandosi fuori dal partito ben 2 anni prima delle elezioni per la ricerca di un sindaco fuori dal PD e non presentandosi ad alcuna riunione di partito seppur convocati svariate volte. Non ci si venga a prendere in giro con la postilla di poter allargare il coordinamento ad altri elementi: se si fosse voluto in qualche modo includerci nella visione futura del circolo saremmo stati per lo meno contattati per discuterne, cosa doverosa nei confronti di una segreteria eletta di un organismo politico. Per altro ci si propone di guidare un partito ignorandone completamente lo statuto, o forse conoscendolo solo quando fa comodo: ai Giovani Democratici spetta di diritto un posto in ogni organismo politico del PD. Ma chi ci conosce sa che noi non abbiamo mai reclamato nulla: candidature, nomine, abbiamo sempre conquistato tutto dialogando e lottando! Anzi spesso abbiamo fatto ragionevoli passi indietro per puro spirito di appartenenza.
Se questa è la linea che si vuole perseguire non saremo complici di tutto ciò. Preferiamo prendere la nostra strada e lasciare che si compia il disegno di sfasciare totalmente il Pd sangiovannese, noi non vogliamo esserne responsabili.
Sappiamo già che la risposta più comoda a queste nostre parole sarà “I gd appoggiano gli oliveriani nella rivolta contro i nuovi vertici pd” “ i gd potevano appoggiare Lacava ma erano assoggettati alla giunta Belcastro”. no! I personalismi non ci appartengono, chi ci conosce davvero sa che non abbiamo mai sposato le correnti o le persone ma i progetti spesso anche andando contro alla linea dettata dal circolo. Queste saranno le risposte di comodo di chi sa di aver cancellato il futuro giovane del Pd investendo ancora una volta su volti visti e rivisti.
Tutto questo porta inevitabilmente alle dimissioni, dopo quelle già rassegnate mesi fa dal segretario Conte, anche del suo segretario facente funzioni Bafaro Stefania. Ci spiace però perché per tanti di noi i Giovani Democratici sono stati una scelta di vita. Non ci volevano, eppure ci siamo stati, ci hanno umiliati eppure non ci siamo arresi. La nostra è una realtà straordinaria, forse l’ultimo esempio in circolazione di vera militanza politica come accadeva una volta.
Grazie ai compagni di strada, a chi ha lottato perché questa organizzazione potesse nascere e a chi non ci ha mai lasciato soli».
 

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