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A Corigliano Rossano Stasi vara il "rimpastino" prima del punto di non ritorno

Il sindaco proverà a dare nuovo impulso ad un’azione di governo ad oggi invisibile alla città. Dentro Mauro Mitidieri, fuori Anna Maria Turano che ha già presentato le dimissioni ma non si escludon…

Pubblicato il: 28/10/2020 – 12:45
A Corigliano Rossano Stasi vara il "rimpastino" prima del punto di non ritorno

di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Il consiglio comunale che andrà in scena questa sera, farà da spartiacque. Fra la prima e la seconda “era” Stasi. Il sindaco di Corigliano Rossano sa bene che adesso deve imprimere un’accelerata alla sua azione di governo, prima di oltrepassare il punto di non ritorno – a dire il vero molto vicino – nel cuore e nella stima del 74% dei coriglianorossanesi che lo hanno sostenuto alle scorse amministrative.
Stasi metterà mano alla giunta per un rimpastino – soprattutto nelle deleghe e in qualche nome – come accennato dal Corriere della Calabria lo scorso giugno – ma non in modo corposo. Sarà una manovra soft, insomma, almeno inizialmente.
STASI BIS L’assessore Anna Maria Turano, con deleghe alla promozione dei centri storici, agli affari legali e servizi demografici, ha già presentato la sua lettera di dimissioni dalla giunta, ma da quel che si mormora sarebbe stata invitata a farlo per evitare una rottura più netta.
E saranno le dimissioni “invocate” dalla Turano, ad aprire l’effetto domino per lo “Stasi bis”. Un esecutivo che ad oggi – assessora dimissionaria compresa – conta sei poltrone occupate su sette disponibili. Paradossalmente Anna Maria Turano non sarà al momento sostituita, cosa che potrebbe verificarsi prestissimo, anche se può sembrare così, perché Flavio Stasi ha invitato in giunta – ed il corteggiamento va avanti da diverso tempo – Mauro Mitidieri.
Avvocato, cinquantenne, già dirigente capace, esperienza per nomina maturata durante la consiliatura Orazio Longo al Comune di Rossano a metà anni 2000, Mitidieri è in sostanza un assessore ombra da giorni. Assumerà alcune deleghe, fra le tante detenute da Stasi, e di quelle molto pesanti come il Personale e gli Affari generali. Non è da escludere che passerà a lui anche l’Avvocatura civica, incompatibile con gli incarichi ad interim affidati al segretario comunale Paolo Lo Moro.
Mitidieri e Stasi sono amici da tempo, insieme hanno condotto uno sciopero della fame per tentare di scongiurare la chiusura del Tribunale di Rossano nel 2012 e sin dall’inizio della consiliatura Stasi si parlava dell’avvocato come di un possibile assessore o meglio, di un dirigente nominato, seppur pro tempore, con l’art. 110 del Tuel, amabilmente utilizzato – ma tanto criticato nei modi e nei metodi – dal primo cittadino in questi mesi.
La manovra Turano-Mitidieri può essere interpretata come l’inizio di uno “sciame sismico”, insomma, che lascia preludere ad altre scosse telluriche, forse ben più consistenti nei prossimi giorni. Anche perché da tempo i ben informati riferiscono che sulla graticola sia finito pure Tiziano Caudullo, assessore al Turismo, a quanto pare al momento al riparo.
In tutto questo, Stasi dovrà dare nuovo impulso ad un’azione di governo ad oggi invisibile alla città. Tante critiche, tante parole e poche le azioni concrete – soprattutto in ottica di fusione reale – che i coriglianorossanesi hanno notato in questi ultimi quattordici mesi. Il sindaco è conscio delle difficoltà e chi è molto vicino a lui lo sta descrivendo come in estrema difficoltà, anche e soprattutto per il suo essere accentratore, controllore, spasmodico della gestione della cosa pubblica.
Il rimpastino, peraltro, incarna una mezza autobocciatura, una sorta di ammissione di colpe dopo poco più di un quinto del suo mandato.
CONSIGLIO COMUNALE INFUOCATO Intanto il consiglio comunale di oggi pomeriggio, si diceva, fungerà non solo da confine fra “ieri” e l’“oggi” di Flavio Stasi, dei suoi e della città di Corigliano Rossano, ma sarà uno scoglio durissimo da superare, nonostante i grandi numeri a sostegno del sindaco che gli consentiranno, comunque, di avanzare grazie ai “colpi” delle sole forze di governo.
Prevedibile lo scontro con le opposizioni in tre punti all’ordine del giorno, su tutti il Bilancio di previsione – che si sarebbe dovuto approvare a dicembre 2019 ma prorogato nei tempi per l’emergenza sanitaria – il Dup, il documento unico di programmazione, tanto atteso dalle opposizioni e dalla città ed il piano triennale delle opere pubbliche che prevede – per una spesa di qualche milione di euro – il trait d’union fra Rossano e Corigliano, il lungomare unico, oggi sconnesso dal torrente Cino.
Il consiglio comunale si terrà in presenza solo con i consiglieri; i cittadini, se vorranno, potranno affacciarsi su internet per seguirne i lavori durante i quali – non è escluso – potrà nascere il gruppo dei Verdi, con il trasloco di qualcuno da Corigliano Rossano Pulita al partito ambientalista. (l.latella@corrierecal.it)

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