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Sequestrata un'isola ecologica comunale, denunciato il sindaco di Campana

I carabinieri forestali di Rossano sono intervenuti per mettere i sigilli al centro di raccolta del paese della Presila cosentina. Il primo cittadino è stato segnalato per attività di gestione ille…

Pubblicato il: 28/10/2020 – 10:25
Sequestrata un'isola ecologica comunale, denunciato il sindaco di Campana

COSENZA I militari della stazione carabinieri Forestali di Rossano, in collaborazione con i colleghi della stazione carabinieri di Campana, hanno posto sotto sequestro il centro di raccolta Rsu Comunale di Campana situato nella zona retrostante Piazza Sant’Antonio – porzione del paese conosciuta come “Convento” – e gestito direttamente dall’Ente comunale. I militari dell’arma Forestale, durante il controllo, hanno riscontrato diverse irregolarità in violazione alle norme che regolano la gestione di questi specifici siti atti alla raccolta differenziata dei rifiuti. In particolare si è evidenziato come non esista zona di conferimento e deposito di rifiuti pericolosi, protetta mediante copertura dagli agenti atmosferici. Inoltre, i rifiuti rinvenuti nel centro di raccolta non erano collocati in aree distinte per flussi. Su tutta l’area sono stati ritrovati rifiuti eterogenei sparsi alla rinfusa quali plastica, carta, ferro e cavi elettrici oltre ad alcune lastre di eternit e Raee.
Nell’area presenti anche dei container con rifiuti aperti, in alcuni casi con perdite di liquidi sul terreno e in altri con rifiuti non suddivisi per le categorie previste. Secondo i miliati intervenuti, nell’area oggetto del sequestro, mancherebbero: un’idonea impermeabilizzazione nelle zone di scarico e le vasche a tenuta per la raccolta di percolato.
Per questi motivi si è proceduto al sequestro del centro raccolta e alla denuncia del sindaco del Comune di Campana, Agostino Chiarello (quale legale rappresentante) per attività di gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi. Emessa inoltre una sanzione amministrativa di 5mila euro nei confronti dell’amministrazione, stante l’assenza di un registro di carico e scarico che possa far risalire alla tracciabilità del rifiuto.

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