CATANZARO Rt “schizzato” da 1,29 a 1,66 in una settimana e ricoverati e “isolati a domicilio” aumentati del 75% in un mese. L’escalation del Covid 19 in Calabria è nei numeri contenuti nell’ultima ordinanza regionale, la numero 82, che dispone la sospensione di ricoveri e prestazioni non urgenti negli ospedali: nelle motivazioni del provvedimento, “stese” dal delegato del soggetto attuatore Belcastro sulla scorta dei dati epidemiologici è raffigurato il trend di una pandemia che prefigura – si legge – «una situazione di criticità» in Calabria.
In particolare, l’ordinanza numero 82 evidenzia che «l’andamento epidemiologico regionale, pur in presenza di una percentuale di casi confermati sul totale dei test effettuati inferiore alla media nazionale, continua a registrare un trend in netta crescita in tutti i territori provinciali che, nel periodo 15-28 ottobre 2020 ha raggiunto un valore pari a 100,25 nuovi casi confermati per 100.000 abitanti (nell’ordinanza numero 80, quella del “coprifuoco”, era 69,59 per 100.000 abitanti, ndr). Il valore in aumento di tale variabile superiore a 60, è tra i criteri di allerta individuati dall’Ecdc (centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ndr)». Secondo quanto riporta il provvedimento «sebbene gli altri dati epidemiologici regionali si attestino al momento al di sotto delle soglie di allerta, si deve comunque rilevare nell’ultimo mese, un incremento del 75% dei soggetti ricoverati e dei soggetti isolati a domicilio, oltre che della percentuale di tamponi positivi nel setting ospedaliero sul totale di tamponi eseguiti nel setting e si deve registrare che l’indice Rt medio a 14 giorni è passato dal valore di 1,29 (1-14 ottobre) al valore di 1,66 (7-21 ottobre). Si profila pertanto una situazione di criticità nel territorio regionale per la quale appare necessario rafforzare fortemente le misure di mitigazione, alla luce e del trend nazionale e internazionale di crescita della curva dei contagi». (c. a.)
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