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«Sono a rischio centinaia di strutture socioassistenziali»

A lanciare l’allarme è Carmine Galluppi, presidente di Assa Calabria. « Troppi comuni capo ambito sono indietro nelle relative attività e molte di quelle avviate hanno percorso opinabili»

Pubblicato il: 29/10/2020 – 14:52
«Sono a rischio centinaia di strutture socioassistenziali»

CATANZARO «Meglio tardi che mai, verrebbe da dire vista la nota stampa dell’Assessore Gallo, che apre ad un sistema di armonia e punta sulla tutela dei cittadini, a soli undici mesi dal processo di trasferimento delle funzioni dalla Regione ai comuni capo Ambito». E’ quanto sostenuto in una nota da Carmine Galluppi, presidente di Asssa Calabria che aggiunge: «Purtroppo, però, come disse Andreotti, “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” e la causa dell’impegno e della buona volontà potrebbe essere semplicemente ricercata nelle elezioni regionali ormai imminenti. Da mesi l’Associazione Assa Calabria sollecita un tavolo di confronto con le istituzioni e percorsi di accompagnamento per i comuni, che comunque non possono avvenire per tutorial, ma che hanno bisogno di supporto tecnico pratico attraverso risorse umane dedicate; supporto che andava semplicemente programmato, proprio per recare meno danno possibile a tutti i soggetti gestori e ospiti che fanno parte del sistema del welfare. Nemmeno l’emergenza dovuta alla pandemia da Covid ha creato, cosa che doveva essere naturale, condizioni per agevolare accesso al credito o per meglio dire ai relativi budget per le strutture socioassistenziali che nella quasi totalità del sistema (esclusi numeri esigui) sono ad oggi prove di convenzione. Ed è proprio questo il problema. La Regione Calabria tutt’oggi non attiva poteri sostitutivi, come previsto dalla normativa in vigore, non ottemperando si compiti demandati dalla normativa, continuando a mettere a rischio centinaia di strutture socioassistenziali che assistono: anziani, disabili, minori e uomini e donne in difficoltà. Troppi comuni capo ambito sono indietro nelle relative attività e molte di quelle avviate hanno percorso opinabili. Chiediamo dunque all’Assessore Gallo un impegno concreto a granatiere la funzionalità di un sistema prossimo al collasso, attraverso risorse certe e immediate, dando un chiaro segnale sulla tutela delle fasce deboli che ad oggi sono e restano ultimi in termini di attenzione da parte della Regione. Chiediamo al Vicepresidente Spirlí di attenzione la situazione, poiché ulteriori ritardi potrebbero avere effetti catastrofici soprattutto vista l’aggravarsi della situazione relativa allo stato di emergenza».

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