LAMEZIA TERME In tutta Europa continuano a salire vertiginosamente i contagi da Coronavirus. Gli ultimi numeri hanno spinto alcuni Paesi come Francia e Germania ad adottare soluzioni drastiche per cercare di fronteggiare l’emergenza, a partire da alcune restrizioni fino al generale lockdown che partirà proprio in Francia dalla mezzanotte di oggi. E intanto proprio la Germania in queste ore, e in considerazione degli ultimi dati aggiornati, ha aggiornato l’elenco delle zone a “rischio” Covid. Un lungo elenco che include diversi Paesi nel mondo come Croazia, Slovenia, Bulgaria, Ungheria, Cipro, e la quasi totalità dell’Austria e che impone delle restrizioni di viaggio che prevedono un periodo di quarantena per chiunque provenga dal nostro Paese a meno che non venga presentato un recente risultato negativo ai test per il coronavirus. Elenco che comprende anche l’Italia a partire dal 1° novembre ma che, curiosamente, include tutto il territorio regionale tranne la Calabria.
Ma l’Europa, come spesso accade, dimostra una scarsa unità anche di fronte ad un’emergenza globale. Le posizioni di ogni singolo Paese sono divergenti sulla gestione delle quarantene e dei lockdown ma, sostiene la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides, «l’unica via da seguire sarebbe un approccio congiunto per conquistare la fiducia dei cittadini europei». «Tra poche settimane – ha aggiunto – proporremo un approccio europeo alle quarantene: l’unica via da seguire può essere una soluzione europea».
«VERSO IL LOCKDOWN» E a proposito di approccio unitario e Europa, nelle ultime ore il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha pubblicato la mappa settimanale a supporto della raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea per un approccio coordinato alla limitazione della libertà di circolazione in risposta alla pandemia di Covid-19 e che include la Calabria nelle regioni in “stato di allerta”. La valutazione include il tasso di notifica (il numero totale di nuovi casi di Covid-19 registrati per 100 000 abitanti negli ultimi 14 giorni a livello regionale); il tasso di positività dei test (la percentuale di test positivi tra tutti i test per l’infezione da Covid-19 effettuati durante l’ultima settimana) e il tasso di test effettuati (il numero di test per l’infezione da COVID-19 effettuati per 100 000 abitanti durante l’ultima settimana).
Nel caso della Calabria, il tasso di notifica degli ultimi 14 giorni è pari a 93 casi ogni 100 mila persone il che fa collocare la regione nella zona di allerta (valori tra 50 e 149) insieme alla Puglia e alla Basilicata. In ogni caso, il risultato sintetico di questa settimana, con tutte le regioni in area di allerta, se confermato anche nella prossima, potrebbe supportare la decisione di un lockdown.
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