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Regionali, Forza Italia cala gli "assi" sul tavolo del centrodestra

Roberto Occhiuto e Maria Limardo: questi i nomi dei “papabili” candidati governatori che gli azzurri sono pronti a lanciare nella trattativa con gli alleati

Pubblicato il: 31/10/2020 – 7:40
Regionali, Forza Italia cala gli "assi" sul tavolo del centrodestra

CATANZARO La “dead line” del centrodestra per le prossime Regionali si avvicina e Forza Italia stringe i tempi per definire la candidatura alla presidenza della Giunta dopo la scomparsa di Jole Santelli. A parte sparute eccezioni – una al momento alberga al decimo piano della Cittadella – la linea della coalizione è abbastanza chiara, ed è quella di ritornare al voto a stretto giro di posta secondo la tempistica fissata dalle norme, con la data del 17 gennaio già “cerchiata” in rosso, e tutti i ragionamenti sono funzionali a questa scadenza. Per questi i prossimi giorni, a partire da questo week end, saranno decisivi per dipanare un po’ di matasse, chiudendo anzitutto la casella “regina”, quella del leader della coalizione che dovrà assicurare la continuità con l’esperienza Santelli. La scelta spetta ancora a Forza Italia, di questo sono convinte le fonti del centrodestra : del resto, lo suggella anche l’esito delle ultime Amministrative in Calabria, con Forza Italia che ha tutto sommato tenuto “botta” e con la Lega di Salvini che, a differenza di un anno fa, non può avanzare pretese dopo il “pasticcio” di Reggio Calabria (ri-regalata al centrosinistra con un candidatura di corto respiro quale quella di Antonino Minicuci), mentre Fratelli d’Italia al momento si gode la crescita dell’appeal sul territorio restando alla finestra ad aspettare gli eventi. Per questo gli azzurri si stanno preparando a sfruttare la “golden share” della candidatura alla presidenza nel primo tavolo nazionale – la chiusura della “pratica Calabria” resta appannaggio dei leader, dal Cavaliere a Salvini e Giorgia Meloni – in programma, a quanto si apprende, nelle prossime ore. Tra i berlusconiani di Calabria il confronto interno è comunque serrato, perché sono tante le anime che convivono nel partito, e infatti – dicono fonti forziste – sarebbero almeno tre i nomi che Forza Italia si appresterebbe a sottoporre agli alleati con l’obiettivo di sondarne il gradimento: il primo è quello di Roberto Occhiuto, probabilmente il nome più “robusto” visto che Occhiuto è il vicecapogruppo azzurro alla Camera e quindi ha anche un taglio e un profilo nazionale come lo aveva la Santelli. Ma in Forza Italia sono in tanti a giocarsi una propria partita: nelle ultime ore viene dato come particolarmente attivo il senatore Giuseppe Mangialavori, molto vicino politicamente alla collega a Palazzo Madama Lucia Ronzulli, la più stretta – e quindi ascoltatissima – collaboratrice di Berlusconi: per la candidatura alla presidenza Mangialavori punterebbe sul sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, nell’ottica di una continuità “rosa” con la Santelli, e su questa linea – riferiscono i “bene informati” – Mangialavori potrebbe trovare una sponda nel deputato Francesco Cannizzaro. E in corsa ci sarebbe anche la senatrice Fulvia Caligiuri, che marca stretto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani. Ovviamente, al “coperto” ci sarebbero anche altre opzioni, come quella dell’assessore regionale all’Agricoltura e al Welfare, Gianluca Gallo (per il quale spingerebbe molto il presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini), o del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo (però agli occhi di vari forzisti ancora troppo “sbilanciato” verso la Lega), ma al momento sul tavolo nazionale le “fiches” di Forza Italia sarebbero Occhiuto e Limardo. Ovviamente tutti i giochi restano aperti, non per molto tempo comunque, visto che gli azzurri – lo ha fatto chiaramente capire Tallini l’altro giorno – vogliono il voto subito, senza se e senza ma. Una posizione condivisa da gran parte della coalizione, tra l’altro (comprensibilmente) preoccupata per i rischi di una “reggenza” eccessivamente prolungata del salviniano Nino Spirlì, la cui confusa e confusionaria guida della Cittadella sta creando più di un malumore e di un imbarazzo. (a.c.)

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