di Giorgio Curcio
LAMEZIA TERME Sale il numero dei casi positivi al Covid-19 a Lamezia ma, purtroppo, anche il numero dei decessi. Nelle ultime ore, infatti, è morta una donna di 54anni, affetta da coronavirus e ricoverata nel policlinico di Catanzaro. La donna, però, soffriva già di un’altra grave patologia e solo da pochi giorni era stata ricoverata nel capoluogo calabrese. In città, però, l’attenzione è altissima. Gli ultimi dati, infatti, parlano di 150 casi positivi attivi a Lamezia Terme attualmente.
CHIUSA L’IC “PERRI PITAGORA” Intanto il sindaco, Paolo Mascaro, con l’ordinanza n. 841 firmata quest’oggi, ha disposto la «sospensione temporanea delle attività didattiche in presenza nell’Istituto Comprensivo Perri Pitagora, fino a nuova e diversa determinazione da assumere in base all’evolversi della situazione epidemiologica che sarà accertata dall’Autorità Sanitaria» con la conseguente attivazione della didattica a distanza (DAD).
UN CASO A SCORDOVILLO Ma c’è un caso in particolare a preoccupare la città di Lamezia e riguarda il campo rom di Scordovillo. Gli ultimi aggiornamenti, infatti, parlano di un soggetto risultato positivo al tampone. Come previsto dalla procedura, il primo cittadino, Paolo Mascaro, ha già emesso un’ordinanza di isolamento domiciliare e, contestualmente, altre ordinanze di quarantena per almeno sei persone, entrate a stretto contatto con il soggetto risultato positivo al coronavirus.
LA PREOCCUPAZIONE Fra i vicoli stretti del vasto campo rom lametino ora il livello di attenzione è altissimo. Dopo il caso positivo accertato, infatti, sono già state avviate le procedure per effettuare tamponi a tappeto per tutti gli abitanti di Scordovillo. Da tenere in considerazione peraltro le condizioni precarie in cui sono costretti a vivere, ormai da decenni, nel campo situato ai margini della città lametina, sebbene nel corso degli ultimi anni gli occupanti del campo sono diminuiti drasticamente. (redazione@corrierecal.it)
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