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«Aumentano le segnalazioni di mascherine non a norma»

di Giusy Raffaele*

Pubblicato il: 04/11/2020 – 13:02
«Aumentano le segnalazioni di mascherine non a norma»

Ad oggi sono segnalate sulla piattaforma europea Safety Gate (Sistema di allerta rapido per i prodotti non alimentari pericolosi gestito dalla Commissione europea) oltre 122 tipi di mascherine pericolose per la salute del consumatore (a luglio si registravano 65 segnalazioni tra mascherine generiche o filtranti, chirurgiche, FFP2 e FFP3). Dai risultati dei test visivi o di laboratorio realizzati da organismi certificati le mascherine denunciate sono ritenute non conformi ai requisiti tecnici di sicurezza stabiliti dalla normativa europea. I controlli e gli esami vengono disposti dalle autorità dei vari stati che si occupano di vigilare sulla sicurezza dei prodotti, ad esclusione di alimenti e farmaci, presenti sul mercato europeo e vengono condivisi attraverso il sito Safety Gate, creato dalla Commissione europea per informare in tempo reale gli altri stati sulle misure adottate per ritirare un prodotto ritenuto pericoloso per la salute e la sicurezza del consumatore. Dall’analisi delle segnalazioni presenti nella banca dati europea tra i rischi più frequenti collegati all’utilizzo di mascherine non conformi vengono indicati la mancanza di certificazioni richieste dalla normativa e rilasciate dagli organismi europei competenti, un’insufficiente capacità di filtrazione o di ritenzione del materiale (in sostanza una quantità eccessiva di particelle e i microrganismi possono passare attraverso la mascherina aumentando il rischio di infezione se la maschera non è combinata con altre misure di protezione), l’inadeguatezza della forma, della struttura o della dimensione, mascherine che non si adattano bene al viso con possibile passaggio di particelle. Questi difetti si riscontrano anche in presenza di marcatura CE apposta sul prodotto che risulti graficamente corretta inducendo una falsa aspettativa nell’utilizzatore (il quale pensa indossando la mascherina di essere protetto). Il 90% delle mascherine pubblicate sul sito sono prodotte in Cina e spesso sono accompagnate da una semplice “certificazione di conformità” che, oltre a contenere dati inseriti a caso, non ha alcun valore legale al fine di dimostrare la conformità del prodotto alle norme europee. Consultare questa banca dati può offrire una panoramica molto utile sulle mascherine che presentano dei rischi seri per chi le utilizza (alcuni dei prodotti indicati potrebbero essere ancora in circolazione sul mercato italiano) in termini di serietà delle informazioni fornite e permette anche di approfondire alcuni aspetti che riguardano un settore molto delicato, quello della sicurezza dei prodotti in generale, di cui purtroppo si parla molto poco in Italia. Sul sito della Commissione viene pubblicato un report settimanale con tutte le informazioni sui prodotti pericolosi, dai giocattoli, apparecchi elettrici, cosmetici, abbigliamento, e la possibilità di iscriversi per ricevere l’elenco delle relazioni settimanali più recenti.

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