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«I politici calabresi chiedano conto per i danni provocati alla sanità»

Il segretario regionale di Uil Calabria: «La Regione, invece, per quanto di sua competenza pensi a potenziare in tempi rapidissimi il dipartimento regionale sanità»

Pubblicato il: 04/11/2020 – 11:39
«I politici calabresi chiedano conto per i danni provocati alla sanità»

CATANZARO «La politica calabrese, che in queste ore chiede conto al Governo e tira in ballo il Presidente della Repubblica sul rischio di un nuovo lockdown, nuoce gravemente alla salute dei calabresi. Invece di abbaiare alla luna, di agitarsi senza scopo, di arrabbiarsi ai tempi supplementari, il ceto politico regionale, sia di centrodestra che di centrosinistra, farebbe meglio a chiedere conto alla propria parte politica per i danni provocati alla sanità calabrese che, inevitabilmente, hanno aperto le porte al commissario straordinario di governo». Questo quanto afferma Santo Biondo, segretario regionale della Uil Calabria. «I politici calabresi si spoglino delle loro magliette, facciano ammenda e non dimentichino che la nomina dei manager che hanno gestito il servizio sanitario regionale in questi anni è stata sempre, purtroppo dobbiamo dire, appannaggio della politica. Davanti alla situazione data, che potrebbe portare la Calabria ad una nuova chiusura per evitare che il sistema sanitario collassi più sotto il peso dell’insipienza politica ed amministrativa che per il reale numero di casi ospedalizzati, il rafforzamento della struttura commissariale, che abbia poteri straordinari per far ripartire il sistema sanitaria calabrese nella sua interezza, è la migliore risposta. Lo è davanti alla presenza di un governo regionale provvisorio e limitato nelle sue funzioni, lo è davanti ad un commissario dimezzato». «La Regione, invece, per quanto di sua competenza – continua Biondo – pensi a potenziare in tempi rapidissimi il dipartimento regionale sanità, troppo spesso dimenticato da chi ha gestito la cosa pubblica calabrese. Ma non solo. La politica regionale abbia un sussulto di orgoglio e chieda al Governo di mettere in campo, in tempi rapidissimi, strumenti straordinari e ulteriori investimenti per dare risposte al mondo del lavoro, produttivo ed economico della Calabria per evitare che la crisi sociale possa dilagare, elevando la tensione a livelli di rischio, e non consentire alla criminalità organizzata di sfruttare questa fase delicata per il proprio squallido tornaconto». «L’amministrazione regionale, poi, spinga – conclude Santo Biondo – con forza sull’Istituto nazionale di previdenza sociale affinché vengano cancellati i tempi di attesa per il pagamento della Cassa integrazione alle aziende che ne hanno fatto richiesta per le conseguenze dell’emergenza Coronavirus. La Regione, infine, non dimentichi di rimodulare il Por in modo corretto, attento e produttivo, un’azione questa che, lo ricordiamo ancora una volta, è corretta solo se passa dal confronto con il partenariato».

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