ROMA Il governo dovrà «individuare la soluzione che possa meglio rispondere alla domanda di mobilità da e per la Sicilia, con la finalità di realizzare un collegamento stabile e veloce dello Stretto di Messina mediante la realizzazione di opere adeguate e la previsione di mezzi idonei e sostenibili». Questo è un estratto della mozione di maggioranza approvata oggi alla Camera, nella quale, con evidenza, non viene espressamente citato il ponte, non ritenuto l’opzione più «idonea e sostenibile». Di contro, sono state bocciate le mozioni dell’opposizione, tutte esplicitamente volte alla realizzazione di un Ponte sullo Stretto. Ed è bufera, come espresso soprattutto nelle parole di alcuni membri di Forza Italia, che accusano il governo di aver «abbandonato il Sud».
«IL GOVERNO ABBANDONA IL MEZZOGIORNO» «Il governo, esprimendo parere contrario alla mozione di Forza Italia per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, si dimostra miope, ostaggio di un antico retaggio ideologico contro le grandi opere, desideroso di abbandonare il Mezzogiorno del Paese ad un futuro quanto mai incerto. Ringrazio i deputati siciliani e calabresi Stefania Prestigiacomo, Roberto Occhiuto, Giusi Bartolozzi, Matilde Siracusano, Maria Tripodi, Francesco Cannizzaro e Sergio Torromino, per il grande impegno profuso per questa causa e per le iniziative che in questi mesi hanno portato avanti, tanto in Parlamento quanto sui territori. Per Forza Italia il Ponte sullo Stretto di Messina resta una grande opportunità per il Sud, per la Sicilia, per la Calabria, per rilanciare turismo e sviluppo, per creare posti di lavoro, per dare una prospettiva di crescita a importanti Regioni del nostro Paese. La maggioranza oggi ha detto “no”, ma noi continueremo la nostra storica battaglia: Sì al Ponte». Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.
«LA MAGGIORANZA SCAPPA DALLE GRANDI OPERE» «Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Italia Viva dicono “no” alla mozione di Forza Italia, presentata alla Camera grazie ad una puntuale iniziativa della collega Prestigiacomo, per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Ancora una volta la maggioranza scappa dalle grandi opere e si cela dietro ad astruse formule parlamentari che hanno il solo obiettivo di bloccare ogni proposta per collegare la Sicilia all’Italia e al resto d’Europa. Il Sud viene abbandonato a se stesso. Il Ponte sarebbe l’unica infrastruttura – con un progetto già esecutivo, immediatamente cantierabile e con la possibilità di essere finanziato anche con le risorse europee del Recovery Fund – in grado di far ripartire davvero il Mezzogiorno del Paese. Il governo, invece di presentarsi in Parlamento – oggi erano assenti il ministro per il Sud Provenzano e il ministro per le Infrastrutture De Micheli -, ignora come sempre le proposte dell’opposizione e chiude le porte in faccia allo sviluppo. Tafazzismo allo stato puro». Così Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia.
«IL PONTE RIMANE L’OPZIONE CHIAVE» Raffaella Paita di Italia Viva sottolinea come però il ponte «rimanga l’opzione chiacve», a commento della mozione odierna, che recita inoltre come si punti ad «avviare con il Parlamento una specifica interlocuzione sulle modalità attraverso cui ammodernare le infrastrutture del Mezzogiorno, allineandole a quelle delle altre zone geografiche d’Italia e dell’Europa, fermo restando il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente; assicurare la conclusione entro il 31 dicembre del 2020 dell’attività della Commissione nominata dal Mit, con la pubblicazione dei lavori della stessa e la loro tempestiva trasmissione al Parlamento».
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