CATANZARO Convocata in via urgente dal vicepresidente vicario di Anci, Francesco Candia, una riunione in a distanza per discutere delle nuove restrizioni introdotte con l’ultimo Dpcm del governo.
«Anci Calabria – si legge in una nota – interpretando il diffuso stupore e dissenso che pervade i Sindaci sulla individuazione della Calabria quale “zona rossa” contesta tale inclusione e manifesta preoccupazione ed allarme per le ragioni e le motivazioni affioranti che hanno portato a tale determinazione, sia per gli effetti e limitazioni conseguenti in termini di capacità di esercizio del servizio sanitario, sia per i devastanti risvolti sotto il profilo sociale, economico e della cultura».
Per questi motivi il direttivo dell’associazione «reclama ed invoca adeguati immediati ristori specifici per tutti gli operatori investiti dalle limitazioni e divieti, nonché per le Comunità e gli Enti Locali interessati dalla “Zona Rossa” da prevedere e disporre subito nel Decreto Legge annunciato ed in fase di adozione». Inoltre «propone, salvo che per i trattamenti di cassa integrazione o analoghi con rilevanza previdenziale, che i Comuni possano essere individuati come soggetti attuatori o erogatori degli aiuti».
LA SITUAZIONE DEL SERIVIZIO SANITARIO Anci Calabria si sofferma poi sul punto cruciale della questione, il “deficit strutturale” della sanità regionae e «rivendica – in attuazione della spesa autorizzata per fronteggiare l’emergenza – immediate attivazioni di tutte le misure che possano accrescere la disponibilità di posti letto in terapia intensiva e sub intensiva e determinare il miglioramento dell’efficienza quantitativa e tempestiva della capacità di esecuzione dei “tamponi”, misure precauzionali e di tracciamento oramai in palese difficoltà e ritardo (anche relativamente alle informazioni ed esiti destinati ai Sindaci). Auspica l’esecuzione di “tamponi molecolari” effettuati e processati in tutti gli Ospedali spoke.
Inoltre, sui contenuti annunciati del provvedimento del Governo riguardo alla prosecuzione del commissariamento della Sanità in Calabria, il Comitato Direttivo di Anci Calabria, evidenziando il mancato raggiungimento degli obiettivi di rientro del debito e di risultati in termini di miglioramento della funzionalità dei servizi sanitari nella regione (ospedalieri e territoriali), ne contesta le determinazioni che, peraltro, rappresentano un attacco inaccettabile ripetutamente perpetuato al territorio sotto il profilo dell’autonomia.
TIROCINI EX PERCETTORI MOBILITÀ IN DEROGA «Da ultimo il Comitato Direttivo segnala gli effetti negativi che produce la sopravvenuta sospensione dello svolgimento dei tirocini degli ex percettori di mobilità in deroga, tanto per gli effetti di limitazione del beneficio economico di cui gli stessi godono, quanto in relazione al sostegno ed ausilio che i medesimi offrono in termini di mantenimento di importanti servizi di competenza degli enti utilizzatori». il Comitato Direttivo, ribadendo l’operosità dei Comuni Calabresi ed il grande senso di responsabilità e spirito di collaborazione dei Sindaci, demanda ed autorizza il Presidente facente funzioni a rendere pubblica la presente determinazione ed a notificarla agli interlocutori istituzionali e di Governo a livello Nazionale e Regionale, nonché all’Anci Nazionale per l’attesa condivisione e sostegno. Inoltre, a rivolgere al Presidente della Regione Calabria la aspettativa e disponibilità di questa associazione per un maggiore organico coinvolgimento e concertazione nell’azione di contrasto al fenomeno epidemiologico in corso e nelle parallele contestuali attività di programmazione che attengono al tutte le tematiche di interesse dei Comuni».
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