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Calabria “zona rossa”, il Tar Lazio “stoppa” la Regione

Rigettato la richiesta cautelare contro l’ultimo Dpcm del governo e del ministero della Sanità, trattazione collegiale il 18 novembre. Il Ministro degli Affari regionali, Boccia: «Impugnativa autom…

Pubblicato il: 07/11/2020 – 13:24
Calabria “zona rossa”, il Tar Lazio “stoppa” la Regione

CATANZARO Il Tar del Lazio ha rigettato la richiesta cautelare monocratica della Regione Calabria contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il ministero della Salute per l’annullamento – previa sospensione dell’efficacia – dell’ultimo Dpcm del 3 novembre 2020, che istituisce la “zona rossa” in Calabria. Con un decreto adottato nella giornata di oggi, i giudici amministrativi del Lazio hanno evidenziato che «non sussistono le condizioni per disporre l’accoglimento della richiesta cautelare monocratica, ma che ricorrono i motivi d’urgenza per disporre l’abbreviazione dei termini ex art. 53 c.p.a., al fine di consentire la trattazione collegiale dell’istanza cautelare nella camera di consiglio», fissata al 18 novembre. Il ricorso contro la “zona rossa” era stato annunciato nei giorni scorsi dal presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì.
BOCCIA: «IMPUGNATIVA AUTOMATICA PER CHI PROVA A CAMBIARE ZONE DI APPARTENENZA» «Chi esce dal perimetro delle ordinanze del ministro della Saute, allargando le maglie, avrà l’impugnazione degli atti in tempo reale, a tutela massima della salute dei cittadini e del lavoro degli operatori sanitari. Ogni Presidente ha sempre la possibilità, se ci sono condizioni di gravi criticità comprovate, di emanare provvedimenti più restrittivi, ma se un’ordinanza va contro il deliberato invertendo l’impostazione, frutto del lavoro dell’Iss e della cabina di regia sul monitoraggio dei dati, il governo a tutela dei cittadini, della loro salute e del lavoro difficile degli operatori sanitari lo impugnerà in tempo reale. Emanare un atto che va contro la decisione del governo per allentare le condizioni da una zona rossa a zona arancione o gialla è un atto irresponsabile di propaganda che può fare molti danni sanitari. Il mio appello alla Regione Calabria è di fermarsi di fronte al rigetto già avvenuto oggi del ricorso della stessa Regione Calabria contro il Dpcm; il Tar Lazio è stato chiaro. È giusto e necessario tenere alta l’attenzione del governo sulle condizioni sanitarie e sociali della Calabria per garantire ogni sostegno e il governo sarà sempre al fianco di tutti i calabresi. Ai rappresentanti delle istituzioni in momenti così difficili è chiesta la massima responsabilità. Se ci sono ulteriori problemi legati a eventuali ristori lo Stato c’è. I ristori varati dal Cdm si sommano ai precedenti e sono automatici. È sbagliato accendere micce che alimentano conflitti istituzionali che danneggiano tutti, a partire dalle reti sanitarie che invece richiedono dedizione totale e lavoro comune. Continuiamo a lavorare con assoluta e leale collaborazione come abbiamo fatto fino ad oggi, pur con visioni politiche differenti». Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, intervenendo al termine della riunione di coordinamento con le Regioni.

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