ROMA Nelle prossime 48 ore «vedremo i nuovi dati e se necessario ci saranno altre ordinanze», cioè altre zone rosse o arancioni. Lo dice in un colloquio con Il Fatto Quotidiano il ministro della Salute Roberto Speranza. «Il Dpcm prevede che il ministro possa intervenire su una Regione, non su una Provincia. Ma sull’area metropolitana può intervenire il presidente De Luca, come ha fatto Zingaretti a Latina», aggiunge, commentando il suggerimento di Walter Ricciardi di chiudere l’area metropolitana di Napoli.
«Dev’essere chiaro – avverte – che noi stiamo svolgendo una funzione di supplenza nei confronti delle Regioni, che non si possono lamentare anche perché i dati vengono da loro».
Nessuna trattativa «ma i tecnici del ministero si confronteranno con quelli delle Regioni – spiega -. C’è un modello standardizzato, i criteri sono lì da 24 settimane e se per tre settimane una Regione non dà i dati diventa zona rossa».
Lo scontro, peraltro, si va attenuando, secondo Speranza. Dopo l’incontro con i governatori «c’è un clima più confortevole, maggiore collaborazione, anche loro capiscono che la situazione è grave».
A preoccupare non sono tanto le terapie intensive «quanto i reparti dell’area medica».
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