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L'addio alla Santelli ma non solo, il Consiglio del "congedo" si gonfia di pratiche

Domani la seduta per la presa d’atto della scomparsa della governatrice, che apre l’iter per il ritorno al voto. Ma all’odg ci sono anche la parità di genere, l’eliminazione delle primarie e la rip…

Pubblicato il: 09/11/2020 – 16:08
L'addio alla Santelli ma non solo, il Consiglio del "congedo" si gonfia di pratiche

CATANZARO L’addio e l’omaggio a Jole Santelli ma anche l’emergenza Covid con una riprogrammazione record (da mezzo miliardo) dei fondi europei, la doppia preferenza di genere, la cancellazione delle (oggettivamente) inutili primarie regionali, e poi Pro-Loco, agriturismi, forestazione, persino il Consorzio Costa degli Dei. Il “congedo” del Consiglio regionale, in programma domani, sarà lungo ed estenuante, come plasticamente rende lo scorrere dell’ordine del giorno, nelle ultime ore particolarmente “gonfiato” di tutto di più, quasi a dare il senso di un ultimo “assalto” a prendere il massimo che si può dalla più breve legislatura della storia della Calabria, questa undicesima durata sostanzialmente meno di un anno per la scomparsa della governatrice Jole Santelli. E il ricordo della Santelli, già anticipato nella seduta straordinari adì sabato, sarà la chiusura della seduta di domani, con la presa d’atto della sua scomparsa da cui partirà l’iter per l’indizione delle prossime Regionali e dell’intitolazione in sua memoria della Cittadella. Ma l’odg di quello che doveva essere un Consiglio regionale “light” si è via via ingrossato di tanti altri provvedimenti normativi e amministrativi – alcuni pure “necessitati” dall’emergenza Covid 19, mozioni, toccando il numero quasi record di 17. Segno che il vento delle elezioni soffia comunque già forte, e che soprattutto il centrodestra, riunito in queste ore alla Cittadella in una sorta di “unità di crisi” permanente, voglia capitalizzare al massimo questa seduta consiliare, non lasciando nulla al caso. E domani c’è parecchia sostanza, tra gli argomenti di dibattito in aula.
DOPPIA PREFERENZA DI GENERE La proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri Tallini, Minasi, Vito Pitaro, Aieta, Pietropaolo, Arruzzolo, Francesco Pitaro, Crinò, Graziano, Anastasi, che modifica la legge elettorale in tema di parità di accesso tra uomini e donne nelle candidature, introducendo la doppia preferenza di genere. Si tratta di una normativa attesa da parecchi anni e che il Consiglio regionale adesso, anche alla luce di una diffida del governo, è chiamato ad approvare per adeguarsi alla legislazione nazionale: il testo all’odg dell’assemblea di domani, in particolare prevede, che nessun genere possa essere rappresentato nelle liste elettorali oltre il 60%.
ABROGAZIONE DELLE PRIMARIE Così come di una certa importanza sul piano politico ed elettorale è un’altra proposta di legge regionale inserita oggi all’ordine del giorno del Consiglio di domani, quella che prevede l’abrogazione della legge del 2009 che aveva introdotto le primarie per la scelta del candidato presidente, legge di fatto mai attuata: a presentarla i consiglieri regionali della maggioranza di centrodestra Tallini, Neri, Crinò, Molinaro, Raso, Giannetta e Arruzzolo.
FONDI POR PER L’EMERGENZA COVID Spazio poi a provvedimenti legati all’emergenza Covid 19: tra questi spicca la proposta, di iniziativa della Giunta regionale, di riprogrammazione dei fondi europei del ciclo 2014-2020 per complessivi 500 milioni destinati a interventi in campo sanitario ed economico, in modo da mitigare gli effetti della pandemia. E poi, via via, un lungo rosario di provvedimenti del genere più svariato, alcuni di proroga di termini disposta dall’emergenza Coronavirus e altri la cui utilità è tutta da dimostrare, soprattutto nel contesto di un Consiglio regionale di “commiato”.
LE FINESTRE ELETTORALI A chiudere i lavori, domani, infine la “presa d’atto” della scomparsa di Santelli, che rappresenterà il “congedo” dell’Assemblea e che di fatto aprirà l’iter per l’indizione delle prossime elezioni regionali: su questo punto nelle ultime ore si sta registrando una diversità di vedute tra la maggioranza di centrodestra, che punta a un ritorno alle urne a gennaio (in chiusura della seduta di sabato Tallini, a nome della maggioranza, ha già chiaramente invitato/intimato il presidente ff Spirlì di iniziare a ragionare su una domenica da metà gennaio ai primissimi di febbraio al più tardi), e l’opposizione di centrosinistra e il Pd, che invece frena alla luce dell’incertezza legata all’evoluzione dell’emergenza coronavirus. (a. cant.)

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