CATANZARO «La mia opinione su Zuccatelli è in linea con il ministero. Zuccatelli è già presente sul campo e ha sicuramente un curriculum di esperienza. Non andrei a vedere il passo falso sulla mascherina che comunque condanno. Io vorrei che anche i cittadini, come i miei colleghi politici, misurassero le persone in base ai risultati. Quindi se i risultati tra qualche mese non ci sono via a calci nel sedere anche lui. Dobbiamo iniziare a pensare che il merito deve guidare le nostre scelte». Lo ha detto il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri sulla nomina di Giuseppe Zuccatelli quale commissario per la sanità in Calabria intervenendo alla trasmissione Tagadà su La7. Sileri getta acqua sul fuoco dopo che, oggi, un nutrito gruppo di parlamentari M5S ha detto “no” alla scelta di Giuseppe Zuccatelli come commissario per la Calabria. Una parte del Movimento Cinquestelle è impegnata nel tentativo, complicato, di convincere Gino Strada ad accettare un ruolo nella gestione della sanità calabrese.
«Alle 16,00 ho un incontro con deputati e senatori del Movimento 5 Stelle proprio per discutere la problematica della Calabria. Era una discussione già programmata dopo venerdì. Ascolterò i miei colleghi e quelle che sono le loro osservazioni», ha detto ancora Sileri.
Sileri ha poi ricordato il decreto Calabria che ha ottenuto il via del Governo la settimana scorsa. «È previsto fino a un massimo di 60 milioni nei prossimi 3 anni più altri 15 milioni per l’attuazione del piano di rientro con poteri molto più estesi per il commissario anche nei confronti delle nomine che fa la regione. Credo – ha aggiunto – che questo possa rappresentare il giro di boa finalmente per riprendere in mano la situazione in Calabria. Non significa avere la bacchetta magica e che da domani la Calabria risorgerà ma significa creare le condizioni per chiudere un capitolo e iniziarne un altro e scriverlo insieme ai calabresi. Ciò significa anche comunicare con il presidente e le autorità amministrative della regione. Con Jole Santelli dialogavo tantissimo e ci siamo trovati insieme a difendere una linea e mi auguro che questo possa continuare in futuro».
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