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Sospetto covid-positivo a Rossano isolato nella tenda pre-triage in attesa (quando sarà) del tampone – VIDEO

L’uomo è relegato da ore nella tensostruttura per evitare di contaminare il pronto soccorso già saturo, qualora fosse positivo. Mentre la notte incombe

Pubblicato il: 10/11/2020 – 18:30
Sospetto covid-positivo a Rossano isolato nella tenda pre-triage in attesa (quando sarà) del tampone – VIDEO

CORIGLIANO ROSSANO Le storie di ordinaria follia, da quando è stato attivato il reparto Covid all’ospedale di Rossano, non mancano di certo. Ogni giorno, più volte al giorno, accade qualcosa che attira le luci della ribalta.
Ieri abbiamo riferito del paziente covid in attesa venti minuti, fuori dall’ingresso del polo antivirus, nel parcheggio interno dell’ospedale – dedicato ai pazienti dializzati e a tutti quelli che hanno problemi di deambulazione – a due passi dall’ingresso principale. È di oggi, invece la notizia di un paziente, trasferito da Corigliano nel pomeriggio, che alla Tac avrebbe evidenziato una polmonite interstiziale, sintomo del coronavirus, e che da qualche ora sta sostando nella tenda pre-triage, fuori dal pronto soccorso, riaperta per l’occasione.
L’uomo, in sostanza, sarebbe stato relegato nella tensostruttura per evitare – qualora il tampone molecolare dovesse confermare la positività al Sars-Cov-2 – di contaminare un pronto soccorso già saturo.
Ma proprio il tampone è, e sarà, il problema. Perché fin quando non giungeranno i risultati – il test è stato inviato a Cosenza nel pomeriggio – l’uomo non potrà ricevere le prime cure nel reparto di emergenza-urgenza dell’ospedale di Rossano. E le cronache quotidiane dicono che potrebbero arrivare anche dopo sette giorni. Al paziente, per i suoi bisogni fisiologici, sarebbe stato addirittura offerto un bidone posizionato nella tenda. Fin quando rimarrà nell’area pre-triage, non è dato sapere, anche perché la notte è incombente.
Un altro episodio che ha del paradossale, dunque, ennesimo effetto collaterale di un reparto e di un ospedale che non sembrano essere pronti ad ospitare un reparto Covid.
LA TESTIMONIANZA «Sono parcheggiato da stamattina in questa tenda – dice il ragazzo a testimonianza del Calvario che sta vivendo, ancora in attesa di una destinazione – ho la polmonite interstiziale, sono in una situazione precaria, mi hanno gentilmente offerto una stufetta e mi hanno anche redarguito perché sarei dovuto andare a Cosenza. Il tampone che mi hanno fatto ancora non è stato portato all’Annunziata e quindi non possono indirizzarmi verso il reparto Covid, perché non c’è la conferma che dichiari che sia sono positivo. Non credo sia una cosa normale».
AGGIORNAMENTI In serata si è conclusa l’epopea dopo una giornata passata praticamente all’agghiaccio. In via d’urgenza sono arrivati i risultati del tampone molecolare. L’uomo è risultato positivo e nella serata di martedì è stato ricoverato in una stanza isolata del pronto soccorso in attesa di destinazione. (lu.la.)

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