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Nuovo Sos di Abramo: «In frigo 3.000 tamponi, potenziare Microbiologia a Catanzaro»

Il sindaco rinnova la richiesta di un intervento per sopperire alla carenza di breagenti e apparecchiature. «Ho chiuso le scuole per prevenzione». E sulla sanità dice: «Con Zuccatelli collaborazion…

Pubblicato il: 12/11/2020 – 15:08
Nuovo Sos di Abramo: «In frigo 3.000 tamponi, potenziare Microbiologia a Catanzaro»

CATANZARO A Catanzaro ci sono 3.000 tamponi in frigorifero che non si riescono a processare, «è il momento che le istituzioni intervengano, perché le risorse economiche ci sono, facendo in modo che la rete fra azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e l’Asp diventi più efficiente e tempestiva». Il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo rilancia l’allarme-appello, lo rinnova rivendicando la bontà della decisione di chiudere scuole e asili nel capoluogo su “suggerimento” dell’Asp per l’impossibilità di smaltire i tamponi “arretrati”.
«CHIUSURA DELLE SCUOLE È PREVENZIONE «Ci dobbiamo tutti adoperare per fare prevenzione. E quella della chiusura delle scuole è stata una misura di prevenzione per evitare la crescita dei contagi», ha detto oggi Abramo parlando con alcuni giornalisti a margine del Consiglio comunale di Catanzaro. «Dobbiamo stare davvero tutti attenti perché – ha spiegato Abramo c’è il rischio di mettere in ginocchio la nostra già fragile economia, dobbiamo comportarci seriamente come fatto in primavera. Anche per dare un mano al sistema sanitario. Tutti i commissari ce la stanno mettendo tutta e stanno dando un grande contributo però ci vuole un po’ di tempo. C’è il problema dei laboratori perché ci sono troppi tamponi, stanno arrivando anche da altre aree della Calabria. Siamo in ritardo nell’organizzazione dei laboratori per i tamponi: Catanzaro ha la possibilità di processarne 1200 al giorno, ne abbiamo 3.000 nei frigoriferi. Per questo abbiamo deciso di puntare sulla prevenzione e quindi anche i genitori devono capire che l’ordina di chiusura delle scuole, anche se un po’ forzata, ci mette nelle condizioni per 10-15 giorni di smaltire l’arretrato: se restano nelle celle frigorifere per più di 10 giorni – ha precisato il sindaco – i 3.000 tamponi rischiano di non poter essere lavorati e non avere gli esiti. E ci sono focolai che davvero ci fanno rischiare».
«POTENZIARE MICROBIOLOGIA» Da qui l’appello di Abramo: «Per supportare il lavoro del dipartimento di Prevenzione dell’Asp, che sta facendo il possibile per risolvere le criticità nel tracciamento dei contagi e nella comunicazione degli esiti dei tamponi, la possibilità più concreta e immediata è quella di potenziare la strumentazione del reparto di Microbiologia del “Pugliese-Ciaccio”. Devo infatti sottolineare che l’Azienda sanitaria, tramite il commissario Luisa Latella, ha sempre garantito massima disponibilità nel contrasto della lotta al Covid. Allo stesso modo, non posso non evidenziare la grande mole di lavoro a cui è sottoposto chi è in servizio nel reparto di Microbiologia del “Pugliese”, la struttura che, più di ogni altra in questa regione, processa i tamponi: nel nostro ospedale hub arrivano quotidianamente migliaia di tamponi non solo da Catanzaro e provincia, ma spesso anche da altri territori, da Reggio a Cosenza, da Vibo Valentia a Crotone. Il lavoro di questo reparto, recentemente rafforzato dall’assunzione di nuovo ed essenziale personale, si scontra tuttavia con la penuria di reagenti e apparecchiature necessarie a sostenere tutto il pregresso. Anche facendosi in quattro – ha sostenuto il sindaco di Catanzaro – medici, biologi e tecnici non possono processare più tamponi di quanto stiano già facendo. Per questo motivo credo sia indispensabile che si predisponga un piano di acquisto di nuovi reagenti e macchinari per consentire un consistente aumento della lavorazione dei tamponi naso-faringei. È il momento che le istituzioni intervengano, perché le risorse economiche ci sono, facendo in modo che la rete fra azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e l’Asp diventi più efficiente e tempestiva».
«A ROMA PER RIPRENDERCI LA SANITA’» In questo contesto si inquadra anche la mobilitazione che il 19 novembre porterà i sindaci della Calabria sotto Palazzo Chigi: Abramo ci sarà. «Andremo a Roma – ha rimarcato il sindaco di Catanzaro – per chiedere che si faccia un programma sulla sanità in Calabria, per chiedere chi pagherà i danni di quasi 10 anni di commissariamento, che ha portato più debiti di quelli che doveva eliminare, inoltre i servizi non sono migliorati e il turn over è stato bloccato per questi debiti. Quindi – ha specifica Abramo – noi chiederemo un azzeramento dei debiti e un rilancio della sanità, che deve passare necessariamente dal far ritornare la sanità alla Regione Calabria con il prossimo presidente che sarà eletto. Lo sforzo che dobbiamo fare come calabresi è organizzarci per conto nostro». Un giudizio su Zuccatelli neo commissario? Abramo ha commentato così: «È rientrato, sta lavorando, avremo sicuramente degli incontri con lui perché è giusto collaborare in questa fase visto che è stato nominato, dobbiamo programmare il futuro. Dobbiamo essere attori principali di noi stessi per cercare di cambiare la snaità e noi sindaci vogliamo dire la nostra e stavolta la diremo in maniera forte. Come sindaci siamo stanchi perché ci dobbiamo occupare di tutto, non solo amministrare i nostri enti ma occuparci anche di sanità. Per noi è un peso enorme ma lo dobbiamo fare perché i cittadini si aspettano risposte e cercheremo di farlo nel modo migliore. Per questo andremo in maniera pesante a capire come organizzarci. Vorremmo anche essere in grado di gestire la sanità come Regione Calabria, perché altrimenti – ha concluso Abramo – vuol dire che non siamo in grado di gestire nulla. Quindi, speriamo che il prossimo presidente che verrà eletto abbia anche la capacità di poter organizzare la sanità, perché questo si aspettano i cittadini». (c. ant.)

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