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Covid, Rossano e Cetraro ospiteranno 60 posti letto (con personale da recuperare)

Fra lavori di adeguamento e accorpamenti dei reparti per recuperare il personale diventa difficilissimo azzardare delle previsioni sull’attivazione dei posti. Gli “esperti” parlano del nuovo anno, …

Pubblicato il: 13/11/2020 – 19:26
Covid, Rossano e Cetraro ospiteranno 60 posti letto (con personale da recuperare)

di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Se e quando saranno attivi, i 74 posti letto Covid previsti nell’ordinanza della Regione per la Calabria “Nord”, si andranno a scontrare con la disponibilità del personale medico, infermieristico e ausiliario.
Appurato che prima di “inaugurare” i nuovi posti letto le strutture ospedaliere di Rossano e Cetraro dovranno essere adeguate con dei lavori (sul Tirreno sarebbero in via di completamento), si presume – spiffera qualche addetto ai lavori – che non saranno disponibili prima del nuovo anno. La proiezione è anche «ottimistica», soprattutto per quel che riguarda il polo rossanese, perché tutti e trenta i posti contemplati nell’ordinanza – oggi ne sono disponibili quindicina – andranno allocati al quinto piano, come deciso nei giorni scorsi furante una riunione tenutasi all’Asp di Cosenza fra i direttori delle unità operative complesse, la commissaria dell’Asp Cinzia Bettelini ed i tecnici che dovranno poi sbrogliare la matassa infrastrutturale.
Se e quando, insomma. Il dubitativo è d’obbligo in questi casi perché con l’emergenza sanitaria che sta già attanagliando le strutture ospedaliere della regione, dover mettere mano a lavori di adeguamento gli ambienti, visti i precedenti ed un andazzo ormai noto alle latitudini calabre, è sempre meglio non azzardare pronostici. Il laboratorio tamponi programmatoal Giannettasio di Rossano, per esempio, era stato annunciato ad aprile e forse – forse – vedrà la luce il 19 novembre. L’Unità di terapia intensiva cardiologica, sempre nell’ospedale di Rossano, è stata chiusa per dei lavori di adeguamento e sembra essere caduta nell’oblio, in barba ai cardiopatici della Sibaritide, ai quali non rimane altro che incrociare le dita.
Eppure, si continua a fare i conti senza l’oste. I lavori, certo. I posti letto, pronti. Ma chi opererà fra le corsie? Durante il vertice cosentino, pare se ne sia appena accennato, ma senza parlare di nuove assunzioni, nonostante il governo abbia stanziato e dedicato dei fondi. Scontri feroci, piuttosto, si starebbero consumando in queste ore perché il personale dovrà uscire “spremendo” i reparti ed accorpandoli.
Al momento a Rossano sembra essere stata scongiurata la “fusione” tra l’unica cardiologia e l’unica Nefrologia, disponibili per 220mila abitanti. Ma qualcosa nei prossimi giorni emergerà. Ed allora a farne le spese sarà il servizio sanitario “ordinario” se è vero com’è vero che il personale dello spoke sarà cooptato – forse a turno ed a “colpi” di ordini di servizio – nel reparto Covid di Rossano. Non mancheranno, da quanto si dice, gli esposti in procura.
ROSSANO A Cosenza, insomma, avrebbero deciso di dedicare il quinto piano del Giannettasio al Reparto Covid. A parte i 14 già attivati al primo piano, se ne vorrebbero attivare «almeno» altri 15. I lavori «urgenti» prevedono il trasferimento dell’Oculistica dal quinto al terzo piano, l’allestimento dei quindici posti dove adesso è situata l’Oculistica – di dice – entro il 20 novembre con annessi letti, arredamenti, apparecchiature elettromedicali e adeguamento dei locali. Sempre al quinto piano, nei locali adesso occupati dalla ditta delle pulizie e sanificazioni, saranno trasferiti i posti attualmente allocati nell’attuale reparto Covid al primo piano. La Rianimazione sarà implementata di 4 posti letto Covid.
CETRARO Sempre a proposito di terapie intensive, i sei posti letto di Cetraro saranno dedicati al Covid, mentre se ne prevedono 4 no Covid a Paola. A Cetraro, ancora, a breve saranno allocati 10 posti letto Covid al primo piano del padiglione A dove se ne prevedono – entro il 18 novembre – altri 10 Covid dedicati. L’accorpamento delle attività residue di Urologia e Ginecologia e la momentanea chiusura del punto nascite consentiranno il «recupero di risorse assistenziali non mediche».
Anche a Cetraro, così come a Rossano, dovranno essere 30 i posti letto Covid e per arrivare a questo numero la soluzione sarebbe quella di recuperare spazio negli uffici amministrativi e negli ambulatori del padiglione C. Su questa ipotesi non sembra esserci una data indicativa.
Insomma, la lotta al virus è volontà di tutti. Tra il dire ed il fare, però… (l.latella@corrierecal.it)

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