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Piano anti Covid e ospedali al collasso, già partita l'indagine della Procura di Catanzaro

Non c’è soltanto l’esposto depositato dai sindacati. Molte le segnalazioni sulle quali sta lavorando la Guardia di finanza

Pubblicato il: 13/11/2020 – 17:35
Piano anti Covid e ospedali al collasso, già partita l'indagine della Procura di Catanzaro

CATANZARO Un Piano anti-Covid che non parte, ospedali al collasso, ambulanze ferme per ore davanti ai Pronto soccorso in attesa di una destinazione per i contagiati sintomatici, tamponi parcheggiati per settimane prima di essere processati, infermieri e medici che scarseggiano (e stanno cominciando anche ad ammalarsi), cittadini che non trovano sostegno ma muri per essere alfine costretti a sborsare denaro nelle strutture private per un tampone. E poi rimpalli di responsabilità tra Regione e commissari straordinari che ha preso ormai l’aspetto un tragicomico balletto trash con imbarazzanti comparsate televisive.
La Procura di Catanzaro e la Guardia di finanza non stanno a guardare e hanno già avviato le indagini, supportate dalle numerose segnalazioni che arrivano da più parti. L’ultimo, in ordine di tempo, è l’esposto presentato questa mattina da Cgil, Cisl e Uil perché si faccia piena luce su responsabilità e negligenze sulla gestione della sanità calabrese e l’emergenza sanitaria. L’esposto si inserisce in una più vasta indagine che già sta mandando in fibrillazione i responsabili della Sanità calabrese. Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo alle 10 questa mattina erano già al terzo Piano del Palazzo della Corte d’Appello a colloquio, carte alla mano, con il procuratore Nicola Gratteri e con i suoi più stretti collaboratori. E non sono i primi. L’attenzione e il movimento si registravano già da tempo, a margine di un collasso che rischia di risucchiare il già claudicante sistema sanitario regionale. L’emergenza Coronavirus ha stanato il peggio: l’appalto degli incarichi a soggetti assolutamente non idonei (vedi Cotticelli e il suo gemello cattivo prima e lo show sulle mascherine di Zuccatelli poi), l’incapacità all’unità in un momento decisivo e delicato (basti pensare al tira e molla sulla nomina del nuovo commissario e alla querelle sul nome di Gino Strada, appellato quale missionario in Africa da parte del governatore facente funzioni Nino Spirlì). Nessuna unità di intenti da parte degli esecutivi nazione e regionale. Per il bene della Calabria che, dopo avere galleggiato nell’inerzia per mesi, nel frattempo crolla. (ale. tru.)

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