COSENZA Decine di lavoratori dell’azienda Abramo Customer Care sono scesi in piazza, questa mattina, davanti alla Prefettura di Cosenza. L’azienda il 31 ottobre scorso ha presentato un concordato fallimentare al Tribunale di Roma. I lavoratori temono di essere “svenduti” al miglior offerente e poi di perdere il posto di lavoro. Inoltre lamentano di avere già problemi con lo stipendio, visto che a settembre avrebbero ricevuto il 30 percento in meno di quanto dovuto e non è stata ancora pagata la mensilità di ottobre. Per questo intendono sensibilizzare le istituzioni.
LA POSIZIONE DELL’ASSESSORE ORSOMARSO «Come Regione Calabria chiederemo al governo e al Mise di dedicare particolare attenzione alla crisi che ha investito la Abramo Customer Care, con l’obiettivo di assicurare la continuità occupazionale e la garanzia di retribuzione agli oltre 3mila lavoratori». E’ quanto afferma l’assessore regionale al Lavoro Fausto Orsomarso, che garantisce «attenzione costante sul destino dell’azienda e più in generale sull’attività dei call center che operano in Calabria e che rappresentano una fonte di reddito per migliaia di famiglie». «Pur nel rispetto delle dinamiche di mercato – prosegue Orsomarso – il governo nazionale deve garantire protezione alle attività capaci di dare lavoro in territori delicati come quello calabrese, che vivono una situazione economica e sociale che la crisi legata all’emergenza covid ha soltanto aggravato. Insieme al deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che ha già annunciato un intervento in sede parlamentare, chiediamo al governo di tutelare la dignità del lavoro in una regione finora destinataria soltanto di politiche di assistenza, considerato che dall’ultimo rapporto Bankitalia è emerso come oltre 92mila famiglie calabresi usufruiscono di reddito o pensione di cittadinanza, più del doppio della media nazionale».
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