COSENZA È arrivato in soccorso il Policlinico di Bari per processare tutti i tamponi arretrati e che, in queste settimane, si sono accumulati nella provincia di Cosenza. Il solo laboratorio dell’Annunziata non basta più per soddisfare le esigenze di natura sanitaria e, dunque, la task force medica dell’Asp di Cosenza è dovuta ricorrere ai laboratori pugliesi per fornire una risposta ai cosentini che, in quest’ultimo mese, sono stati costretti ad aspettare tra i sette e i dieci giorni per avere gli esiti del primo tampone.
Quella di ricorrere ai laboratori di altre regioni ed “approfittare” delle strumentazioni altrui però non è una soluzione accettabile e soprattutto percorribile considerato che l’ondata pandemica potrebbe acuirsi con l’arrivo dei mesi freddi dell’inverno.
Per il momento, i lavoratori dell’ospedale civile riescono a processare in media tra i 700 e i 900 tamponi al giorno. Si è in attesa che venga attivato anche il laboratorio di Rossano dove altri 300 tamponi potranno essere lavorati.
«Siamo stanchi, ma soddisfatti – scrive il dottor Sisto Milito su un post Facebook -. Questa ennesima vicenda ci deve far capire che la Calabria merita soluzioni stabili e definitive. Non possiamo sempre affidarci al buon cuore ed alla disponibilità degli Enti e dei singoli che ci vengono in soccorso».
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