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Tentato omicidio De Rose, condanne pesanti in abbreviato

Il gup del tribunale di Catanzaro ha condannato gli imputati del procedimento “Bianco e Nero”. Tra loro figurano i collaboratori di giustizia: Lamanna, Foggetti, Impieri e Bruzzese. Assolto dalle a…

Pubblicato il: 16/11/2020 – 15:36
Tentato omicidio De Rose, condanne pesanti in abbreviato

CATANZARO Condanne pesanti sono state inflitte dal gup di Catanzaro, Alfredo Ferraro nel confronti di otto imputato accusati, a vario titolo, dalla Dda di Catanzaro – rappresentata in aula dal pm Vito Valerio –del tentato omicidio di Giuseppe De Rose e per una serie di atti estorsivi avvenuti a Cosenza.
LE CONDANNE Per il procedimento penale battezzato dagli inquirenti “Bianco e Nero” sono stati condannati in rito abbreviato: Umile Miceli a 13 anni e 4 mesi; Pasqualino Besaldo a 13 anni e 4 mesi; Pier Mannarino a 13 anni e 4 mesi; Fabrizio Poddighe a 13 anni e 4 mesi; Adolfo Foggetti (collaboratore di giustizia) a 5 anni e 4 mesi; Franco Bruzzese (collaboratore di giustizia) a 5 anni e 4 mesi; Luciano Impieri (collaboratore di giustizia) a 2 anni e 6 mesi e 200 euro di multa; Daniele Lamanna (collaboratore di giustizia) a 4 anni. Il giudice ha disposto inoltre l’interdizione perpetua per tutti dai pubblici uffici per Miceli, Besaldo, Poddighe e Mannarino oltre che la revoca dell’indennità di disoccupazione, dell’assegno sociale, della pensione sociale e della pensione di invalidità civile della quale eventualmente godevano gli imputati. 
Unico assolto, Roberto Porcaro – difeso dagli avvocato Gianluca Acciardi e Sergio Rotundo – imputato per un caso di estorsione.
L’INDAGINE Al centro dell’inchiesta il tentato omicidio di Giuseppe De Rose, datato 2005 nella villa nuova di Cosenza. De Rose era affiliato al clan Perna, avrebbero tentato di farlo fuori perché partecipe nell’omicidio di Francesco Buni jr. Nel corso dell’agguato De Rose venne colpito alla gola da una pallottola ma riuscì a mettere in fuga i propri aggressori e salvarsi. Del tentato omicidio sono considerati colpevoli, quali esecutori, Daniele Lamanna pentito e Fabrizio Poddighe, e quali organizzatori Adolfo Foggetti, Umile Miceli, Pasqualino Besaldo, Pier Mannarino, Franco Bruzzese. Ma non c’è solo il fatto di sangue. Le investigazioni dei carabinieri permisero di fare luce su una serie di estorsioni messe a segno dai gruppi criminali a Cosenza e nell’hinterland. Settecento euro a Natale e Pasqua, le estorsioni hanno un calendario ben definito. Nel collegio difensivo, inoltre, gli avvocati Giuseppe Bruno, Maurizio Vetere Francesco Sapone. Prosegue il rito ordinario per il boss Francesco Patitucci e altri 12 imputati che si sta celebrando dinnanzi al collegio giudicante del tribunale di Cosenza. (ale.tru.)

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