ROMA «In Calabria, contrariamente a ciò che si va continuando a dire, non esiste un problema di gestione sanitaria, ma di gestione amministrativa e trasparente della sanità. Sono due cose completamente diverse. La regione va gestita da chi non ha
interessi per e con la salute calabrese». Lo dice all’Adnkronos dell’ex capo della Protezione Civile, ora consulente (a titolo
gratuito) per l’emergenza in Umbria, Guido Bertolaso, commentando la situazione legata alla sanità della Calabria. «Non è vero che manchino medici, ce ne sono di bravissimi, non è vero nemmeno che manchino infermieri o posti letto. Mancano persone in
grado di farla funzionare», afferma. E sul nuovo commissario, Bertolaso risponde schietto: «Ancora? Probabilmente per il ruolo di commissario non serve un bravo medico come Strada e nemmeno un ex rettore come Gaudio. E’ necessario ed è ora di qualcuno che sappia leggere tra le pieghe di queste vicende e sappia cambiare atteggiamento ad un sistema. Chi può essere? Non lo so, un magistrato forse, un manager. Un Gratteri per esempio, che ha fotografato in pieno la situazione della regione e che, secondo i sondaggi, sarebbe anche gradito dai cittadini». Bertolaso è convinto che serva «gente che abbia chiara, negli occhi, la pessima gestione della cosa pubblica e sanitaria calabrese, che sappia intervenire nelle ramificazioni e nell’illegalità insita alle strutture. Che sappia estirparne il male. Una volta fatto questo si ragionerebbe. Tutto ciò che sta accadendo, la ricerca ossessionata di un commissario è umiliante per il popolo calabrese, che non si merita questo», conclude.
x
x