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Caso Calabria, Conte si assume «tutte le responsabilità»

Il presidente del Consiglio: «Non si è aperta una crepa nella maggioranza per il semplice fatto che grava su di me l’onere delle decisioni, anche delle nomine precedenti»

Pubblicato il: 18/11/2020 – 7:52
Caso Calabria, Conte si assume «tutte le responsabilità»

ROMA «Mi assumo tutta la responsabilità della scelta di Gaudio. Non solo del fatto che la designazione non è andata a buon fine, ma anche delle precedenti nomine». Così il premier Giuseppe Conte ha chiuso una giornata “infernale”, come riferisce La Repubblica in edicola.
Poi aggiunge: «Sia per Zuccatelli, che per Gaudio, c’è stato il pieno confronto e la condivisione con tutti i ministri coinvolti». Secondo il quotidiano nazionale è l’ora dei veleni, della caccia al responsabile e delle critiche al presidente del Consiglio dei ministri.
Per tutti o quasi – si legge ancora nell’articolo pubblicato su La Repubblica – nel governo, è colpa del premier. Sua la nomina del magnifico rettore, suo il fallimento. Due milioni di calabresi appesi da dieci giorni alle barzellette sui baci senza mascherina di Zuccatelli e a un trasloco al Sud sgradito nella famiglia Gaudio. «Nella mia posizione gestisco tanti dossier, non ho la possibilità di incontrare tutti e di effettuare i controlli nel dettaglio. Ma le responsabilità ricadono primariamente su di me, se coinvolgono il governo. Vale per Gaudio, come per Cotticelli. E anche per Zuccatelli, altissimo profilo, che però con quei video e quelle dichiarazioni inappropriate ha aperto una ferita con la comunità calabrese». Una frattura che lo allontana dalla sua maggioranza: «Non parlerei di tensione fortissima, ma di giusta preoccupazione e del forte dispiacere di non aver trovato una soluzione».
Conte aggiunge anche che «non si è aperta una crepa nella maggioranza per il semplice fatto che mi assumo la responsabilità» anche se ripete che «è stato un percorso condiviso».
Rispetto ai rapporti con i grillini per la prima volta critici con Palazzo Chigi, ad un rapporto incrinato con il titolare della Salute e ad un problema politico con il Pd, Conte tranquillizza. «Il processo decisionale si è sviluppato in modo lineare e nel pieno confronto con tutti i ministri direttamente coinvolti». Ricorda tutti i colleghi di governo che «la proposta spetta al ministro dell’Economia, di concerto con quello della Salute, con il parere del ministro degli Affari regionali e la deliberazione del consiglio dei ministri. E il processo prevede altresì il parere del presidente della regione Calabria. Infine la mia firma in calce».
Sulla nomina di Eugenio Gaudio, alla domanda su come sia potuto accadere che non fossero note le sue resistenze, Giuseppe Conte spiega che il cattedratico «mi ha riferito dei suoi problemi familiari, in modo trasparente. Confidando di poterli superare». Così non è andata.
Cosa offrire, quindi, a una Regione umiliata, però, è il fulcro della telefonata del premier. «È stata siglata una convenzione con la Protezione civile in virtù della quale Emergency già da oggi sarà operativa per l’emergenza in Calabria con ospedali da campo. E collaborerà a realizzare Covid hotel e operazioni di triage».

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