di Alessia Truzzolillo
CATANZARO Undici nuovi giudici e quattro sostituti procuratori sono stati destinati alle loro funzioni, oggi, in seguito a una cerimonia che si è svolta davanti al presidente del Tribunale di Catanzaro, Rodolfo Palermo e al procuratore Nicola Gratteri. Presenti anche i procuratori aggiunti Vincenzo Capomolla e Giancarlo Novelli.
I nuovi giudici destinati alla prima sezione civile, alla sezione dibattimento, e sezione misure di prevenzione e Riesame sono Luca Bonifacio; Stefano Costarella; Maria Teresa Pia Farina; Beatrice Fogari; Teresa Lidia Gennaro; Fabiana Giacchetti; Sara Mazzotta; Luca Mercuri; Sara Merlini; Mariarosaria Migliarino; Gabriella Pede.
I nuovi sostituti procuratori che hanno firmato oggi sono Francesco Bordonari; Francesca Delcogliano; Silvia Peru; Saverio Sapia.
Forze nuove che «daranno risultati a breve termine – ha detto il presidente Palermo –. Ci troviamo in un momento particolare con il contagio da Covid che rallenta un po’ le attività però le funzioni giudiziarie verranno svolte tranquillamente dai colleghi, in sicurezza, e con l’arrivo dei nuovi colleghi contiamo di svolgere sempre meglio l’attività giudiziaria». I giudici di prima nomina non possono essere destinati alla sezione gip/gup.
«L’ufficio gip – ha spiegato Palermo – è stato già rinforzato perché prima di indicare al Consiglio superiore della magistratura i posti che avrebbero occupato i colleghi, è stato fatto un concorso interno e i posti dell’ufficio gip sono stati tutti coperti con magistrati già in servizio. Ci sono anche due magistrati applicati che vengono da sedi giudiziarie diverse da quelle del distretto di Catanzaro. È un ufficio che sta lavorando bene».
«È un evento importante – ha detto il procuratore Nicola Gratteri – come lo è stato quando il due novembre 2017 sono arrivati sei pubblici ministeri e 12 giudici. C’è una grande attenzione ormai sul distretto di Catanzaro e questo ci conforta perché ci dà la possibilità di fare un “piano di rientro” sui fascicoli arretrati ma anche di pensare a progetti nuovi».
Per quanto riguarda la questione Sanità in Calabria e l’assenza di un commissario, il procuratore ha specificato che «il problema è politico. Poi ci possiamo solo dispiacere come cittadini, come calabresi che amano, e lo abbiamo dimostrato, questa terra in modo viscerale. La domanda – ha detto Gratteri – andrebbe rivolta a chi ha il potere di amministrare la Calabria e l’Italia».
x
x