CATANZARO «Io aspetto sicuramente che vengano definite le accuse, sono moralmente vicino alla famiglia, alla sua persona, però sono sempre stato distante, molto distante da questo tipo di comportamenti». Così il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha commentato l’arresto del presidente del Consiglio regionale, Mimmo Tallini, ai microfoni del Tg3 Calabria, che l’ha intervista a Roma prima dell’inizio del sit-in di protesta davanti Palazzo Chigi dei sindaci calabresi sulla sanità. «Anzi – ha poi proseguito Abramo – sono comportamenti che, per come ho amministrato in questi anni, mi hanno creato anche dei problemi a livello personale, perché io sono stato molto rigido negli anni, ho avuto dei conflitti molto spesso per il mio modo di gestire la cosa pubblica, quindi sono molto lontano da questi comportamenti». Una dichiarazione, questa di Abramo, che sta già rimbalzando negli ambienti della politica catanzarese, soprattutto di quelli di centrodestra, e sta rimbalzando piuttosto fragorosamente, se si tiene presente il lunghissimo sodalizio politico tra il sindaco, al suo quarto mandato alla guida della città capoluogo della Calabria, e Tallini, leader di Forza Italia a livello regionale e provinciale: negli ultimi tempi i rapporti si sono molto “raffreddati”, in concomitanza anche con la decisione di Abramo di rendersi maggiormente autonomo rafforzando un suo gruppo comunale e di avvicinarsi alla Lega, notoriamente non amata da Tallini, anche se Forza Italia, sia pure spesso su posizioni critiche, ha sempre confermato il suo appoggio ad Abramo al Comune e anche alla provincia di Catanzaro. Ma ora le cose potrebbero cambiare…
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