MENDICINO «Ancora una volta i sindaci calabresi sono vittime di generalizzazioni offensive e diffamatorie». Inizia con queste dure parole la nota del sindaco di Mendicino Antonio Palermo che così replica al presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra. «Un sindaco giovane – è detto – un sindaco che quotidianamente lavora per la sua comunità, un sindaco che con gli altri suoi colleghi sindaci è salito a Roma nei giorni scorsi per manifestare e chiedere al Governo misure urgenti e riforme strutturali per garantire ai calabresi il diritto alla salute. E sono giorni che dopo questa salita a Roma storica (mai così uniti e compatti i primi cittadini della Calabria) sono state rivolte nei confronti dei sindaci alcune dichiarazioni «imprecisate e sommarie. Non si può sparare nel mucchio».
«Chi fa così – continua Palermo nella sua nota – getta grave discredito su tutte quelle donne e quegli uomini che, spesso lasciati colpevolmente da soli, in Calabria rappresentano con disciplina e onore le istituzioni della Repubblica».
Il sindaco di Mendicino ed esponente di Italia Viva termina la nota e ricorda ancora «noi sindaci quotidianamente mettiamo la faccia e la penna su scelte amministrative concrete. Non facciamo solo parole. Siamo tra la gente e lavoriamo per la gente senza sosta, siamo contro ogni forma di clientelismo, illegalità e criminalità. Bene dunque ha fatto l’Anci Calabria a chiedere l’intervento del Presidente della Repubblica in difesa della dignità dei sindaci nonché dei principi di democrazia e partecipazione alla vita pubblica di tutti i cittadini calabresi».
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