CATANZARO “Sanità pubblica per la Calabria” è lo slogan che campeggia sullo striscione esposto da un gruppo di cittadini all’arrivo del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Francesco Boccia nell’ex area merci dello scalo di Vaglio Lise a Cosenza. Slogan e cori da parte dei manifestanti che hanno definito la presenza del ministro «un’inutile passerella».
La protesta continua e si fa fitta all’esterno della sede della Cittadella Regionale. Sono circa 200 le persone che stanno manifestando per sollecitare soluzioni nei settori della sanità e dell’occupazione. Sono tante e composite le rivendicazioni dei manifestanti, tra i quali ci sono i militanti dell’Usb e di altre organizzazioni sindacali, di movimenti apartitici, di esponenti di movimenti di destra e di sinistra, ambulanti, tirocinanti della giustizia. Tra le rivendicazioni il no agli ospedali da campo per privilegiare la sanità pubblica rispetto a quella privata e l’apertura degli ospedali dismessi, garanzie su misure economiche che sostengono le imprese e l’occupazione. I manifestanti attendono l’arrivo alla Regione del ministro Boccia. Momenti di tensione si sono registrati quando alcuni manifestanti hanno cercato di avvicinarsi all’ingresso principale della Regione: l’intervento e le mediazione della polizia hanno convinto i manifestanti dal desistere.
La tensione ha rischiato di salire quando i manifestanti hanno bloccato la strada di accesso alla Cittadella e la polizia ha tentato di forzare il blocco. Il Comitato Prendocasa ha successivamente reso noto, sui social di aver «bloccato la superstrada di collegamento tra la cittadella regionale e l’autostrada» dopo il rifiuto da parte di Boccia di incontrare una delegazione. «Non ci muoveremo di qui – scrivono gli attivisti – finché non avremo un incontro con il ministro. Il governo non può pensare di mandare qui qualcuno dei suoi a fare una passerella e non confrontarsi con i calabresi e le calabresi.
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