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Boccia e Borrelli arrivano a Cosenza. «La sanità calabrese è responsabilità dell’Italia Intera» – FOTO E VIDEO

Il ministro visita l’ospedale da campo di Cosenza insieme al Capo della Protezione Civile. La struttura ospiterà 40 pazienti e saranno processati circa 150 tamponi al giorno. «Il commissario serve …

Pubblicato il: 23/11/2020 – 10:04
Boccia e Borrelli arrivano a Cosenza. «La sanità calabrese è responsabilità dell’Italia Intera» – FOTO E VIDEO

COSENZA Inizia la lunga giornata calabrese del capo della Protezione Civile nazionale, Saverio Borrelli e del ministro per i rapporti Stato-Regioni, Francesco Boccia.
Saranno in tutto tre le province calabresi oggetto della loro visita che parte dalla zona cosentina di Vaglio Lise dove sorge l’ospedale da campo.
I due sono partiti da Lamezia con l’elicottero alle ore 8.36 per atterrare a Cosenza alle ore 9.20. In circa 10 minuti hanno raggiunto l’area dove sorgono le strutture transitorie che, stando all’accordo stipulato proprio con governo e ProCiv dalla Ong, saranno gestite da Emergency.
Le strutture sono già allestite con tanto di posti letto ed attrezzature utili ad ospitare i pazienti. Come ha spiegato il Brigadiere Generale Roberto Nardone, comandante supporti logistici esercito. «Potremo ospitare – dice – 3 posti di terapia subintensiva e 40 posti per normale degenza di pazienti Covid. Questo ospedale da campo è designato proprio per supportare l’Annunziata di Cosenza e la popolazione della provincia. Inoltre – dice – l’esercito ha messo in campo un laboratorio che permetterà di processare fino a 150 tamponi al giorno».

La visita è continuata con il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e Antonio Belcastro, soggetto attuatore per l’emergenza Covid. Dopo il giro è iniziato il vertice al quale si è unito poco prima delle ore 10 il presidente ff della Regione, Antonino Spirlì. Fuori si è sollevato un contenuto coro di protesta di alcune persone che sono intervenute al grido «Sanità Pubblica per la Calabria». L’ospedale dell’Esercito, unitamente ai drive-through e a tutti i vari concorsi alla popolazione, rientra tra le iniziative messe in atto dal Ministero della Difesa. L’organizzazione è gestita dallo Stato Maggiore della Difesa e vede il coinvolgimento di tutte le Forze Armate dirette e coordinate dal Comando Operativo di Vertice Interforze di Roma (COI) per supportare il Paese in questo difficile momento di emergenza epidemiologica.


Boccia e Borrelli visitano l’ospedale da campo a Cosenza

BOCCIA: «NOSTRA RESPONSABILITA’ AIUTARE LA CALABRIA» Il ministro Boccia è intervenuto spiegando che l’ospedale da campo di Vaglio Lise «è la soluzione per l’emergenza acuta per la provincia di Cosenza», un territorio «che ha bisogno della vicinanza dello stato e della Protezione Civile». All’esito del vertice con il sindaco, al quale hanno partecipato anche l’esercito e il prefetto è stato fatto il punto della situazione e tracciati i prossimi passi. «Era nostro dovere – dice Boccia – garantire l’aiuto a Cosenza». Un aiuto anche alle strutture già esistenti che ad oggi, nelle parole del ministro si è concretizzato nell’invio di «46 milioni di materiali consumabili dall’inizio della pandemia. Mentre parliamo ci sono mezzi militari che continuano a distribuire alla Calabria i materiali di cui ha bisogno. Sono stati distribuiti 193 ventilatori che devono diventare tutti posti letto. Ringrazio Spirlì che non si è mai fermato in questo periodo, come prima di lui la governatrice Santelli».
«Oggi – dice Boccia – è responsabilità dell’Italia intera mettere in sicurezza la sanità calabrese. Il commissario ad acta farà il ripianatore di disavanzi. Ma l’aiuto e l’impegno di oggi lo mettiamo in campo indipendentemente da un commissario. Come per altre regioni andate in disavanzo, è evidente che le procedure legate alle gare e altro dovranno essere coerenti con le indagini delle procure», chiosa Boccia, che poi si concede una battuta anche sulle strutture attualmente chiuse e sul ruolo di Emergency. «Per gli ospedali chiusi, in parte ci saranno degli interventi. Quello che ha insegnato la pandemia è che il diritto universale alla salute non dovrà mai più essere compresso da vincoli di bilancio. Il rapporto con Emergency è importante, in Calabria già ci sono. Il commissario ad acta avrà però una funzione di versa da quella che sta svolgendo Gino Strada».
La protesta durante la riunione

«La zona rossa è servita per mettere in sicurezza molte regioni. Non era facile scendere rispetto all’rcont precedente. Ma non vogliamo accontentarci di un Rt che scende: vogliamo i pronto soccorso vuoti. Con le regioni e l’Iss ci sarà un confronto e il nuovo dpcm non dovrà essere di allentamento. Vogliamo ridurre il numero dei decessi e dei morti troppo alto». (redazione@corrierecal.it) 

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