RENDE Fin dalla prima ondata l’Università della Calabria è stata impegnata nel contrasto alla diffusione dei contagi da Covid-19 all’interno del campus, con l’adozione di misure di prevenzione a tutela del personale e degli studenti, e sul territorio, con progetti e iniziative che hanno visto impegnati i suoi ricercatori e l’intera comunità. Quell’impegno – che si affianca alla costante attività di ricerca per sconfiggere il Coronavirus che ha dato già importanti risultati come nel caso degli anticorpi monoclonali – non si è fermato e continua ancora con nuove iniziative. Ecco, per punti, le principali.
ANALISI TAMPONI MOLECOLARI L’Università della Calabria ha presentato a metà ottobre formale richiesta al Dipartimento Tutela della Salute della Regione per ottenere l’accreditamento del Laboratorio di Genetica e Microbiologia e poter processare in ateneo i tamponi molecolari effettuati dall’Asp. Il rettore Nicola Leone sta seguendo direttamente l’iter, insieme al direttore del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra Giuseppe Passarino, e ha interloquito più volte con la Regione. L’ateneo ha immediatamente risposto a tutte le richieste e adeguato la struttura per rispettare i requisiti necessari per ottenere l’accreditamento. Il laboratorio, guidato dalla professoressa Dina Bellizzi, dispone già della macchina per RT-PCR, ovvero la tecnica che consente di individuare la presenza del Coronavirus nei frammenti di RNA estratti dopo tampone naso-faringeo.
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