CATANZARO «È una domanda che non doveva porgermi. Mia moglie ed io credo che avremo passato soltanto un decimo della nostra vita nella nostra residenza abituale. Abbiamo sempre girato, amiamo il mondo». Così Agostino Miozzo, coordinatore del Cts e tra i candidati più accreditati a ricoprire il ruolo di commissario alla Sanità ha risposto a Lilli Gruber, a “Otto e mezzo” su La7 alla domanda se avesse accettato di trasferirsi a Catanzaro. Poi alla richiesta diretta se sia in corsa a quella carica definita da Salvini “folle”, Miozzo ha chiosato: «Certo che sarebbe una follia, ma è anche vero che se uno non è un po’ matto non fa certe cose. Ed io nella mia carriera ho fatto tante cose abbastanza strane». «Però – ha poi concluso – lasciamo discutere la politica, il ministro della Salute e le istituzioni preposte a questo e poi si vedrà».
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