ROMA «So cosa andrò a fare, sono abituato a trattare problematiche molto scottanti». Sono queste le prime parole da commissario alla sanità calabrese. Guido Longo, ex prefetto di Vibo Valentia ed eccellente investigatore della Polizia di Stato le ha pronunciate nel corso della trasmissione Titolo V in onda su Rai 3. «Vado in calabria per dare qualcosa di concreto al popolo calabrese. Ci cado con il cuore ancora prima che con le mie conoscenze professionali. Mi insedierò tra pochissimo e vedrò la situazione in modo reale. Si dicono e scrivono molte cose ma le cose bisogna valutarle direttamente» ha proseguito rispondendo alle domande dei giornalisti in studio. Nessun tentennamento non appena nel pomeriggio della giornata di oggi, il premier Giuseppe Conte lo ha chiamato per chiedergli la disponibilità ha ricoprire l’incarico che nel corso delle ultime settimane è diventato un caso politico. «Io sono un uomo delle istituzioni, se il Governo mi chiama io accetto non ho altre problematiche». Alle parole del presidente facente funzioni Nino Spirlì sulla circostanza in base alla quale «l’istituto del commissariamento rappresenta una offesa all’intelligenza dei calabresi» il nuovo commissario alla sanità calabrese ha ribadito di non avere problemi con nessuno e aggiungendo «Conte mi ha contattato pomeriggio e mi ha chiamato anche il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Io ho accettato subito la proposta, sono un uomo delle istituzioni e quando il Governo chiama rispondo. Peraltro non ho mai avuto incarichi facili quindi ci sono abituato». Le telecamere del programma in onda su Rai 3, sono andate anche negli ospedali chiusi di Cariati e Trebisacce. «Certamente quello degli ospedali chiusi è una cosa di cui dovrò occuparmi, sono controindicati in un periodo come questo».
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