CATANZARO Gli stessi compiti a cui doveva assolvere il generale Saverio Cotticelli, in più la ricognizione e la quantificazione del “misterioso” (e sicuramente) mostruoso contenzioso e l’attuazione del “nuovo” Decreto Calabria, a partire dalla stesura del “Programma operativo per la gestione dell’emergenza Covid 19″. Parte la sfida del neo commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro della sanità calabrese, Guido Longo, e parte sulla scorta del “mandato” che gli è conferito dal decreto di nomina della presidenza del Consiglio, sottoscritto dal premier Conte e dai ministri “affiancanti” all’Economia, Gualtieri, e alla Salute, Speranza. È in questo provvedimento che viene tracciata la linea di azione di Longo, chiamato a sbrogliare le matasse che già doveva sbrogliare (e in buona parte non le ha sbrogliate) il suo predecessore, più altre dettate dall’attuale contesto.
L’ELENCO DELLE 26 AZIONI In totale, sono 26 gli adempimenti assegnati a Longo, numericamente uno in più rispetto a quelli che erano stati assegnati a Cotticelli. Nell’ordine, eccoli: «1) Adozione di ogni necessaria iniziativa al fine di ricondurre il livello di erogazione dei livelli essenziali di assistenza agli standard di riferimento, in particolare con riguardo all’adesione agli screening oncologici, all’assistenza territoriale ed alla qualità e sicurezza dell’assistenza ospedaliera; 2) completamento ed attuazione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete di emergenza-urgenza e delle reti tempo dipendenti, in coerenza con il fabbisogno assistenziale; 3) definizione ed attuazione delle reti cliniche specialistiche; 4) monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei nuovi ospedali; 5) revisione ed attuazione del provvedimento di riassetto della rete di assistenza territoriale, in coerenza con quanto previsto dalla normativa vigente e con le indicazioni dei Tavoli tecnici di verifica; 6) completamento del riassetto della rete laboratoristica e di assistenza specialistica ambulatoriale; 7) completa attuazione delle linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita; 8) gestione ed efficientamento della spesa per il personale in coerenza con l’effettivo fabbisogno; 9) razionalizzazione ed efficientamento della spesa per l’acquisto di beni e servizi; 10) gestione ed efficientamento della spesa farmaceutica convenzionata ed ospedaliera; 11) definizione dei tetti di spesa e dei conseguenti contratti con gli erogatori privati accreditati per l’acquisto di prestazioni sanitarie in coerenza con il fabbisogno assistenziale e ridefinizione delle tariffe delle prestazioni sanitarie». Sempre secondo quanto prescrive il decreto di nomina della presidenza del Consiglio, il neo commissario ad acta della sanità calabrese dovrà poi realizzare: «12) adozione di ogni necessaria iniziativa al fine di pervenire alla completa implementazione dei flussi informativi del nuovo Sistema Informativo sanitario in termini di completezza e qualità, ivi inclusa l’implementazione del nuovo sistema informativo contabile regionale, al fine di implementare il sistema di monitoraggio del Ssr per il governo delle azioni previste dal piano di rientro; 13) sottoscrizione degli accordi interregionali bilaterali in materia di mobilità sanitaria; 14) attuazione della normativa statale in materia di autorizzazioni e accreditamenti istituzionali, mediante adeguamento della vigente normativa regionale; 15) definizione e stipula del protocollo d’intesa con l’Università degli Studi “Magna Grecia” di Catanzaro; 16) interventi per la gestione, razionalizzazione ed efficientamento della spesa relativa alla medicina di base; 17) adozione dei provvedimenti necessari alla regolarizzazione degli interventi di sanità pubblica veterinaria e di sicurezza degli alimenti; 18) rimozione dei provvedimenti, anche legislativi, adottati dagli organi regionali e i provvedimenti aziendali che siano di ostacolo alla piena attuazione del piano di rientro e dei successivi Programmi operativi, nonché in contrasto con la normativa vigente e con i pareri e le valutazioni espressi dai tavoli tecnici di verifica e dai ministeri affiancanti; 19) puntuale monitoraggio di quanto previsto dal titolo II del decreto legislativo 118/2011 con riferimento alle rilevazioni del bilancio regionale riferite alle risorse destinate al Ssr; 20) puntuale verifica dell’ordinato trasferimento da parte del bilancio regionale al Ssr delle risorse ad esso destinate; 21) conclusione della procedura di regolarizzazione delle poste debitorie relative all’Asp di Reggio Calabria e delle ulteriori poste debitorie eventualmente presenti negli altri enti del Ssr; 22) riconduzione dei tempi di pagamento dei fornitori ai tempi della direttiva europea del 2011, recepita con decreto legislativo 192/2012; 23) ricognizione, quantificazione e gestione del contenzioso attivo e passivo in essere, e verifica dei fondi rischi aziendali e consolidato sanitario regionale; 24) prosecuzione e tempestiva conclusione delle azioni previste per la puntuale attuazione del Percorso attuativo della certificabilità; 25) programmazione degli investimenti per interventi edilizi e/o tecnologici».
L’ATTUAZIONE DEL NUOVO DECRETO CALABRIA L’ultima “azione” che il decreto della presidenza del Consiglio assegna a Longo è «l’attuazione dei nuovi compiti assegnati al commissario ad acta dal decreto legge 150/2020!, attualmente in fase di conversione in legge alla Camera. Longo quindi dovrà, tra gli altri, nominare i commissari straordinari delle aziende verificarne «trimestralmente il relativo operato in relazione al raggiungimento degli obiettivi», approva «gli atti aziendali adottati dai commissari straordinari, al fine di garantire il rispetto dei Lea e di assicurarne la coerenza con il piano di rientro dai disavanzi nel settore sanitario», adottare il Programma operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19 previsto dall’articolo 18 del decreto legge 118/2020». Nel decreto di nomina, infine, Longo è chiamato a «relazionare, con cadenza semestrale, al presidente del Consiglio dei Ministri e ai ministeri affiancanti in merito all’attività svolta, in esecuzione del mandato commissariale». (a. cant.)
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