PAVIA Raffaele Bruno, celebre infettivologo e direttore di Malattie Infettive oltre che docente dell’Università degli Studi di Pavia, non è d’accordo con la decisione assunta dal governo lo scorso 27 novembre di ricomprendere la Calabria tra le regioni “arancioni” così allentando le restrizioni dichiarate a inizio mese. «La Calabria – scrive Bruno sui propri social – diventa zona rossa per mancanza di strutture sanitarie nonostante numeri bassi di infetti. Adesso diventa zona arancione con gli stessi ospedali e numeri peggiori. Si continua a mancare di rispetto ai Calabresi!» riferendosi al premier Conte e al ministro Speranza.
La curva dei contagi in questi ultimi giorni si è assestata, sebbene i numeri siano ancora alti. Le nuove misure entreranno in vigore dal prossimo 29 novembre.
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