di Gaetano Megna
COTRONEI Sono tutti positivi gli anziani ospiti della Rsa “Casa Giardino” di Cotronei e una decina di dipendenti. Secondo quanto riferisce il sindaco di Cotronei, Nicola Belcastro, oggi sono arrivati i risultati dei tamponi molecolari processati al laboratorio analisi del Pugliese Ciaccio di Catanzaro. I positivi di oggi, tra dipendenti e anziani, sono in tutto 30, che si aggiungono ai 19 che erano già stati identificati. Al momento solo due anziani hanno avuto sintomi importanti e sono stati ricoverati in ospedale. Il report diffuso oggi dalla Regione Calabria dice che nella provincia di Crotone si sono avuti 97 nuovi casi, che vanno aggiunti ai 1.000 complessivi resi noti ieri dal bollettino diffuso dall’Azienda sanitaria provinciale. C’è anche un morto, che porta a 14 i deceduti nel Crotonese da quando è partito il contagio. Si tratta di un soggetto di Verzino. I primi sei morti risalgono al primo periodo del contagio. E gli ultimi quattro giorni si sono contate ben otto vittime.
A preoccupare il direttore generale facente funzioni dell’Asp Francesco Masciari, oltre ai decessi, sono i ricoveri in ospedale. «Nelle ultime settimane – ha evidenziato Masciari – i ricoveri all’ospedale di Crotone sono sempre stati intorno a 40». Si sperava in un abbassamento degli stessi, ma nonostante le dimissioni delle persone negativizzate il dato resta costante. C’è grande preoccupazione per questo dato e Masciari fa l’esempio di Cotronei. «Se a Cotronei – ha aggiunto il direttore generale – la situazione dovesse precipitare all’ospedale di Crotone non ci sarebbero i posti per nuovi ricoveri».
Un aiuto in questa direzione dovrebbe arrivare dall’ospedale da campo che è in allestimento. Nelle due tende oggi sono stati allocati i letti e domani è annunciato il sopralluogo di Gino Strada, che gestirà l’ospedale da campo. Entro un paio di giorni l’ospedale da campo dovrebbe essere operativo.
I dati dei tamponi positivi di Crotone continuano ad essere molto alti. La media degli ultimi dieci giorni dice che oltre il 50% dei tamponi molecolari effettuati hanno dato esito positivo. Il dato italiano, che già desta preoccupazione, è poco superiore al 12%. Secondo Masciari questo dato potrebbe essere riconducibile al fatto che nella provincia pitagorica si effettuano solo tamponi “dedicati”. Vengono sottoposti a test soli i soggetti che hanno avuto rapporti stretti con persone positive. C’è un problema di tamponi, che dovrebbe trovare una soluzione entro la fine di questa settimana. Finalmente l’Asp avrà la disponibilità del “minipiner 96”, una macchina capace di processare 96 tamponi ogni quattro ore. Questa macchina renderà autonoma l’Asp pitagorica e nello stesso tempo permetterà di avere i risultati in tempi reali. Questo significa che si potrà partire subito con il tracciamento dei contatti. (redazione@corrierecal.it)
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