Riceviamo e pubblichiamo dal Sovrano Ordine di Malta.
In merito all’articolo pubblicato sul quotidiano online Corriere della Calabria dal titolo “I due grattacieli calabresi a Dubai e la rete dei cavalieri di Malta nel risiko finanziario di Recordare”, il Sovrano Ordine di Malta intende precisare che la persona in questione, tale Roberto Recordare, non ha e non ha mai avuto con noi alcun tipo di legame.
La ricostruzione riportata nel pezzo secondo la quale l’Ordine dei Cavalieri di Malta sarebbe servito a scopi illeciti è totalmente falsa e priva di fondamento.
Il Sovrano Ordine di Malta è un ordine religioso laicale, con una storia di quasi mille anni. Dal 1834 ha la sua sede di governo a Roma. Ente primario di diritto internazionale, intrattiene rapporti diplomatici bilaterali con 110 Stati tra cui la Repubblica Italiana e la Santa Sede, ed ha rappresentanze ufficiali presso le Nazioni Unite, l’Unione Europea e numerose Organizzazioni Internazionali. Le attività svolte in oltre 120 paesi del mondo si sviluppano nell’assistenza medico-sociale e nel soccorso prestato alle vittime di conflitti o di calamità naturali. Conta 13.500 membri e circa 80.000 volontari.
Accogliamo la precisazione del Sovrano Ordine di Malta. Chiariamo, comunque, che tutti i passaggi a cui si fa riferimento sono contenuti in una informativa confluita nel processo Eyphemos. In particolare, la parte riportata si riferisce a un viaggio di Roberto Recordare a Catania. Viaggio nel corso del quale il finanziere incontra un uomo che si qualifica come ex ministero del Tesoro del Sovrano Ordine e si propone di mettere in contatto Recordare con il Gran Maestro e un avvocato legati all’ordine religioso laicale. (ppp)
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