CATANZARO «In Calabria si eviti una campagna elettorale lampo, priva di discussione pubblica e di assunzione di responsabilità e impegni precisi, da parte dei candidati alle prossime elezioni regionali. Non serve una corsa senza senso per sbaragliare gli avversari, ma c’è bisogno invece del tempo giusto per conoscere, discutere, dialogare, risvegliare l’esercizio del controllo sociale dei calabresi». E’ la preoccupazione espressa dal segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, dopo la firma del decreto con cui il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, ha indetto le elezioni regionali per il prossimo 14 febbraio.
«Il futuro, dopo la pandemia, – prosegue il sindacalista – non sarà lo stesso di come si era immaginato prima dell’emergenza sanitaria. La pandemia, il vuoto istituzionale che si è creato dopo la morte della Presidente Santelli, non diventi per la politica l’occasione per fare le cose di fretta e sfuggire, così, dalle proprie responsabilità, che Covid-19 ha reso evidenti, soprattutto nel settore della sanità».
Nella imminente corsa alle regionali, secondo il segretario della Uil, la Calabria «ha bisogno di programmi realizzabili, di obiettivi chiari da raggiungere nel breve e medio periodo, di confronto informato e serio, di coalizioni che facciano della Questione Etica e Morale la priorità assoluta della loro azione politica e amministrativa. Alla Calabria – conclude – piuttosto che una “guerra lampo” frutto di alchimie e strategie politiche, serve invece, una battaglia vera e in trasparenza, per costruire il proprio presente e il proprio futuro».
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