COSENZA «Mi hanno meravigliato e anche un po’ sconcertato le dichiarazioni di stamattina del commissario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Giuseppina Panizzoli, che dice in una intervista “di non avere ancora idea delle tempistiche riguardo l’apertura (dell’Ospedale militare da campo) perché deve capire cosa c’è già nell’ospedale da campo, la gestione del personale e rendersi conto come avviare fattivamente, cosa devono fare loro”.
Praticamente sembra che non abbia ancora capito e fatto nulla, mentre invece si tratta di attività che il Comune aveva già sollecitato all’Azienda Ospedaliera dal 15 novembre scorso con una lettera (foto in basso) a cui il Commissario aveva risposto scaricando tutte le responsabilità su Asp e Regione (che poi è stata costretta ad emanare ordinanza specifica)». E’ quanto afferma il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.
«Tutto ciò – prosegue – avviene mentre stazionano pazienti Covid per molti giorni in un ambiente unico del Pronto Soccorso dell’Annunziata con rischio elevato di contagio tra gli operatori sanitari (come avvenuto) e della vita stessa dei pazienti (come avvenuto).
Stamattina ho avvisato il ministro Boccia di tali irresponsabili ritardi, e lo ringrazio di cuore perché è immediatamente intervenuto su chi di dovere. Devo ringraziare anche il dott. Antonio Belcastro, dirigente della Regione Calabria, che si è recato poi oggi pomeriggio personalmente a Cosenza per sbloccare la situazione pur avendo già adottato una ordinanza».
«Il Comune di Cosenza – rivela il primo cittadino – dopo aver richiesto l’allestimento dell’Ospedale da campo, in pochissimi giorni aveva individuato l’area e bonificato il sito realizzando tutti i lavori necessari per gli allacci delle reti. Inoltre ha immediatamente effettuato tutte le procedure necessarie per ospitare le oltre 80 persone giunte in città per il montaggio e la gestione del campo. Il tutto subito e senza richiedere nessuna Ordinanza regionale, ma con le procedure previste dalla legge che consentono il rimborso delle somme spese per l’emergenza Covid».
«A questo punto – conclude Mario Occhiuto – spero proprio che già domani possano iniziare i ricoveri nell’Ospedale militare svuotando il Pronto Soccorso e attenuando la pressione sui reparti Covid dell’Annunziata».
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