AMANTEA Un centinaio di cittadini ha preso parte stamattina al sit-in organizzato dalla rete comprensoriale “Difendiamo della Salute” – un cartello di associazioni civiche, sindacati e partiti – davanti al Poliambulatorio di Amantea. Obiettivo dell’iniziativa, alla quale hanno aderito i sindaci del Comprensorio (Belmonte, Lago, Fiumefreddo, San Pietro, Cleto, Aiello Calabro, Serra d’Aiello), è l’accelerazione del processo di evoluzione del Poliambulatorio in Casa della Salute. Un’idea lanciata dalla Rete nel 2015, grazie all’intuizione dell’allora direttore della Sanità professor Fatarella, e perseguita attraverso l’istituzione di un “tavolo tecnico” presso il Dipartimento Regionale della Salute.
Nell’estate del 2016, con delibera Asp n. 1397 del 29 agosto, è stata ufficialmente decisa l’evoluzione del Poliambulatorio in Casa della Salute. «Ci sono tutte le condizioni affinché questa struttura nasca – ha spiegato Franco Iacucci, presidente della Provincia di Cosenza – per rendere più efficiente il sistema territoriale dei servizi sanitari e socio assistenziali, e al contempo per alleggerire la pressione e la gran mole di lavoro nei pronto soccorsi degli ospedali».
«Siamo consapevoli che manca un ultimo passo – ha ribadito nel suo intervento Enzo Giacco, tra i fondatori della Rete – per riconoscere dignità e diritti al nostro territorio. Riteniamo che questo ultimo necessario passo , anche grazie ai poteri ed agli strumenti che gli vengono consegnato dal nuovo “Decreto Calabria”, debba essere fatto dal neo Commissario alla Sanita’. La recente storia ci impone che non e’ piu tempo di indugiare oltre».
E al Commissario Guido Longo si rivolge con una missiva la parlamentare dem Enza Bruno Bossio, dichiarando la «piena disponibilità ad attivare ogni eventuale utile iniziativa a livello parlamentare, ove mai si rendesse necessario a sostegno delle attività che lei vorrà intraprendere per la realizzazione di questa opera prioritaria e urgente per una riorganizzazione della rete sanitaria dell’intera area del sud tirreno della provincia cosentina».
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